Quando sentiamo parlare di canalizzazione volontaria (o consapevole) dell’energia, pensiamo istintivamente a quelle persone che, imponendo le mani o usando la forza del pensiero, sono in grado di inviare volontariamente energia a qualcosa, o qualcuno. Pensiamo, per esempio, ad un pranoterapeuta che attraverso le proprie mani trasmette fluido vitale ad un paziente, favorendone la guarigione fisica. L’esistenza, nel nostro mondo, di persone dotate di questa capacità, è la dimostrazione che poter accrescere la propria energia vitale, e saperla indirizzare consapevolmente verso se stessi o altri, è molto più che un argomento di grande fascino: è una realtà. Ma c’è di più. Chiunque di noi è potenzialmente in grado di accrescere il proprio livello di energia vitale e indirizzarla ovunque desideri. La sola differenza tra chi lo sa fare e chi no, è che il secondo non è consapevole di questa sua potenzialità, per cui finisce spesso per disperdere gran parte della propria energia,