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I Potenti Effetti della Parola sul nostro Destino

“Alcuni dei valori in cui crediamo non sono mai stati reali: erano timori altrui. Concediti la possibilità di rivedere i tuoi pensieri, modificando quelli negativi. Ne vale la pena.”  (Louise Hay)

La parola ha un enorme potere sulla mente umana. Un pensiero può suscitare emozioni di rabbia, gioia, amore, sconforto, paura … quando poi quel pensiero viene esternato attraverso il linguaggio, il pensiero si estende anche a chi ascolta e, a livello emotivo, i suoi effetti possono essere imprevedibili sul destino di una persona.

Un semplice parere espresso da una persona per cui provi affetto, stima o ammirazione, può farti sentire una persona straordinaria e meritevole oppure, al contrario, inadeguata e non all’altezza. L’impatto di queste sensazioni sulla tua sfera emozionale può contribuire, col tempo, a far diventare quelle parole la tua “verità”.

Ti faccio un esempio: anche tu, come tutti, conserverai un ricordo preciso di una parola o una frase che ti era stata detta da un tuo genitore, quando eri bambino. Poteva trattarsi di un rimprovero, di un’ammonizione o una critica, ma di sicuro ha lasciato dentro di te un’emozione particolare, la cui memoria è rimasta viva nel tempo radicandosi in una convinzione.

Tutto questo lascia intuire quanti condizionamenti abbiamo potuto ricevere da certi giudizi ricevuti nell’infanzia, e stiano tuttora condizionando il nostro presente.

La stessa scienza di recente ha fatto scoperte rivoluzionarie al riguardo:risultati interessanti sono giunti dai laboratori di una équipe di biologi russi, i quali hanno osservato il comportamento del DNA quando sottoposto agli stimoli di determinate frequenze, come quelle dei suoni e del linguaggio. Le frequenze del linguaggio, in particolare, tendono a variare secondo la connotazione emozionale che è stata loro attribuita.

E’ stato osservato che il DNA può essere modificato, riparato e addirittura riprogrammato sotto l’effetto di queste frequenze.

Alla luce di questo, considera quanto è radicata, nelle società del progresso, l’abitudine ad utilizzare pensieri ed espressioni verbali con connotazione di autocritica, sminuimento e svalutazione: utilizziamo un linguaggio fatto di stereotipi, pregiudizi e opinioni limitanti, che rievocano immagini mentali di paura, disfatta ed effetti mancati. Queste immagini continuamente richiamate alla mente diventano, presto o tardi, verità per l’inconscio, con evidenti effetti sulle nostre vite relazionali.

Proprio per questi suoi effetti così significativi sulla programmazione negativa dell’inconscio, il linguaggio può costituire un valido strumento di riprogrammazione di quelle verità che attualmente rappresentano dei forti limiti mentali e condizionano in negativo il benessere, le prospettive di realizzazione personale, gli esiti delle relazioni umane e le capacità di autostima del singolo.

Alcuni esempi di applicazioni del linguaggio a scopo di riprogrammazione sono l’ipnosi, la logos intesi e la tecnica delle affermazioni potenzianti (dette anche forme-pensiero)

Ipnosi: è uno degli esempi più tradizionali di utilizzo della parola a scopo terapeutico. Le applicazioni dell’ipnoterapia spaziano dalla cura del dolore, ai disturbi del sonno, alle fobie, ansia, depressione, al recupero di ricordi che hanno originato un sistema di credenze con significativi effetti sulla salute della persona e sul suo equilibrio psico-fisico

Logosintesi: è una tecnica ideata dallo psicoterapeuta olandese Willem Lammers, e rientra nella gamma delle tecniche di psicologia energetica. Si utilizza il potere della parola per liberare blocchi energetici che causano dolore fisico, sofferenza interiore e per allontanare le energie che hanno su di noi un’influenza negativa

Affermazioni potenzianti: parte dal principio che i pensieri, che di per sé sono prodotti mentali privi di alcun effetto, acquistano potere dipendentemente dal significato che  noi decidiamo di attribuire loro. Di conseguenza, le affermazioni potenzianti saranno pensieri tradotti in frasi dal significato positivo e dagli effetti rigeneranti sul nostro essere emozionale

Per concludere:

Il linguaggio verbale ha un significativo potere sulla mente umana: basti pensare alla sua capacità di generare effetti a livello emozionale e di programmare l’inconscio ad accettare come verità giudizi, opinioni o affermazioni ascoltate da altri. L’impatto della parola sull’inconscio, e conseguentemente gli effetti di questa sul destino umano, dipendono essenzialmente dal significato emozionale che le attribuiamo, e anche dalla natura del legame con chi la esprime. Per esempio, certi giudizi o critiche ricevute durante l’infanzia da genitori o altri riferimenti educativi possono aver inciso sull’autostima, sulla capacità di relazionarci ad altri e possono tuttora esercitare il loro effetto sulla nostra vita. Allo stesso modo, è possibile utilizzare questo potente strumento per riprogrammare la mente liberandola dalle vecchie credenze e modificando la nostra visione interiore di noi stessi, della vita e degli altri. Esempi di applicazione del linguaggio a questo scopo sono l’ipnoterapia, le tecniche di psicologia energetica come logosintesi e le affermazioni potenzianti.

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