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Morris Goodman: Sono un Miracolato, grazie alla Visualizzazione Creativa

Un uomo come tanti, con una carriera promettente, una magnifica casa, una moglie … se un bel giorno il destino non gli avesse giocato un brutto scherzo, molto probabilmente ancora oggi il nome Morris Goodman continuerebbe a non suscitare particolari emozioni.

E invece, da circa trent’anni, Morris è divenuto famoso al mondo intero come Miracle Man (l’uomo dei miracoli). Esattamente da quel giorno in cui, ridotto ormai da mesi allo stato vegetativo per via di un terribile incidente, e con le funzioni motorie e respiratorie danneggiate per sempre, davanti allo stupore di medici e familiari Morris lascia l’ospedale sulle sue proprie gambe.

La sua storia ha dell’incredibile. Tutto comincia nel lontano marzo 1981…

Morris è un giovane agente assicurativo, uno tra i più affermati sulla piazza. Vive con sua moglie in una splendida villa a Virginia Beach, nello stato della Virginia,  ed è appena diventato proprietario di un Cessna 172, un aeroplano monomotore. Morris non immagina che proprio quel suo recente acquisto determinerà una drammatica svolta nel suo destino: durante un volo di prova, infatti, il motore perde potere ed il velivolo si schianta contro alcuni cavi ad alto voltaggio, rovesciandosi e precipitando su di un prato.

L’uomo sopravvive all’incidente, ma viene trasportato all’ospedale in condizioni disperate: ha il midollo spinale spappolato, il collo, la mascella e la laringe sono rotti, ed i nervi del diaframma talmente danneggiati da non permettergli più di respirare. Intestino, vescica e reni non gli funzionano più.

I medici non hanno dubbi nell’affermare che ha scarse probabilità di superare la notte e, se pure ce l’avesse fatta, non sarebbe più stato in grado né di parlare, né di mangiare normalmente, né di effettuare qualunque tipo di movimento dal collo in giù, e sarebbe dovuto rimanere attaccato ad un respiratore per il resto della sua vita.

Eppure Morris, che oggi ha 70 anni, non aveva alcuna intenzione di morire. Non solo sopravvisse e lasciò l’ospedale, ma addirittura uscì da là dentro sulle sue proprie gambe, e potè così raccontare la sua incredibile storia in un libro, di cui parla in un intervista realizzata durante il Larry King Live, nel 2006:

Larry K: il libro è “The Miracle Man”, l’autore è Morris Goodman. Una storia straordinaria. Cosa successe quel giorno dell’incidente? Era un aeroplano a motore singolo?

Morris: Sì, era il 10 marzo del 1981. Decollai per un volo di piacere. Non avrei mai immaginato che questo avrebbe cambiato la mia vita, e nel modo in cui accadde.

Larry K: Dove era diretto?

Morris: Stavo sorvolando l’area circostante casa mia, giusto il giorno prima avevo pilotato l’aeroplano …

Larry K: Dove?

Morris: A Chesapeake Bay, Cape Charles. All’improvviso colpii alcuni cavi della corrente, e sono precipitato. Mi ero rotto il collo all’altezza della prima e seconda vertebra cervicale. Avevo il midollo spinale schiacciato. Il diaframma era distrutto, non potevo respirare. La laringe era deviata, rotta. Non potevo parlare. Il riflesso della deglutizione era stato distrutto, non potevo dunque mangiare né bere. Vescica e reni erano andati. Tutto nel mio corpo era distrutto, mi sentivo come se ogni singolo osso ed ogni muscolo mi si fossero rotti. Dissero che non sarei più stato in grado di fare nulla.

Larry K: Come vivevi?

Morris: Beh, sai, grazie alla determinazione e all’Onnipotente. A quel tempo non ero credente, ma in seguito diventai uno strenuo credente.

Larry K: Ricordi il momento dell’impatto?

Morris: Lo ricordo molto bene. Ricordo il suolo che si avvicinava sempre più. Dopodiché non ho ricordato più nulla per quattro giorni. La prima cosa che ricordo in seguito, fu al momento del mio risveglio. C’era un orologio ai piedi del mio letto. E non riesco a descrivere il dolore che sentivo. Non è possibile tradurlo in parole. Non credevo che avrei potuto resistere per una settimana, o un mese, o addirittura un giorno. Tutto ciò che riuscivo a pensare era provare a resistere per un minuto.

Così mi dissi: l’obiettivo è tenere duro per un minuto, Morris. E poi ricordo quel tic, tic, tic, tic, tic. Non puoi immaginare quanto un minuto possa essere lungo. Passato il minuto, dicevo: ok, Morris, ne hai passato uno. Ora proviamo a resistere per due. Così andavo avanti.

Larry K: Quanto tempo dopo ha lasciato l’ospedale?

Morris: Otto mesi dopo. Sono rimasto attaccato ad una macchina per otto mesi. Tutto quello che potevo fare era sbattere le palpebre, una volta per dire sì e due volte per dire no.

Larry K: Come si spiegarono i medici questa tua inaspettata ripresa?

Morris: Beh, i medici non avevano spiegazioni! Dissero soltanto che avrei dovuto vivere come un vegetale per il resto della mia vita. Il massimo che dissero ai miei familiari fu che avrei potuto, enfatizzando la parola potuto, un giorno sedere su di una sedia a rotelle e sbattere gli occhi. Ma non fu come pensavano. Non mi importava di quello che pensavano. Ciò che davvero importava era quello che pensavo io.

Larry K: Già, il potere del pensiero positivo …

Morris: E’ il potere, e basta.

Larry K: Pensavi a te stesso in una condizione migliore?

 Morris: Beh, questo, e un sacco di altre cose. Un sacco di lavoro mentale.

Larry K: Ma hai fatto in modo di migliorare. Hai avuto fede.

Morris: Sì, i medici ancora oggi non se lo sanno spiegare. Non si spiegano come faccio a respirare senza il diaframma, è praticamente distrutto. Ho imparato a respirare con lo stomaco. Loro hanno detto che nessuno l’aveva mai fatto prima. Non posso inghiottire il cibo, il riflesso della deglutizione non funziona, ma uso il pensiero ogni volta che mangio, visualizzo il cibo mentre scende.

Larry K: Ma dici di non poter deglutire…

Morris: E’ vero, non posso farlo involontariamente.

Larry K: Cosa fai per vivere?

Morris: Giro per il mondo facendo lo speaker. Faccio il relatore per le aziende in tutto il mondo. Ho circa 500 clienti. Sono appena tornato dall’Australia, dopo essere stato lì per tre settimane a tenere seminari ad 11 aziende. Questo è quello che faccio per vivere.

Larry K: Voli ancora? Piloti il tuo aeroplano?

Morris: Beh, volo come passeggero. Mi piacerebbe un giorno tornare a pilotare. Mia moglie dice che non volerà con me. Non verrà nemmeno in macchina con me.

Larry K: Ma vuoi pilotare di nuovo?

Morris: Voglio pilotare, sì.

Larry K: Sei nervoso quando voli in veste di passeggero?

Morris: No, immagino che le possibilità di un altro scontro siano una su un milione. Il fulmine non colpisce due volte nello stesso punto. Avevo una signora seduta accanto a me sull’aereo, che era tutta un fascio di nervi. Le dissi: Signora, non sia nervosa. La probabilità di avere un altro scontro è attualmente una su un milione. Lei rispose: Non dovrei essere su questo aereo con lei.

Larry K: La tua storia è sbalorditiva. Come te la spieghi?

Morris: Beh, sai, non cerco di spiegarmela. Mi limito ad accettare quello che è successo. Ma so che alcune persone possono fare cose che altri ritengono impossibili da fare. Se ci credi le puoi fare. Credo che l’essere umano diventa quello che pensa.

Attualmente Morris lavora come speaker motivazionale, offre la propria consulenza e propone corsi motivazionali a 500 aziende in tutto il mondo (IBM, Xerx, Tyco tanto per citarne qualcuna).

Ecco i 6 consigli di Morris Goodman per una vita appagante:


  1. Nella vita non conta quante volte cadi. Ciò che conta davvero sono le volte in cui ti rialzi
  2. Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, perché potrebbe esserlo.
  3. Prefiggiti obiettivi per cui provi passione. La passione è potere
  4. Per poter ricevere, devi credere
  5. Inizia ogni nuovo giorno con una preghiera. Ringrazia Dio quotidianamente per tutto quello che hai. La gratitudine migliora l’atteggiamento mentale
  6. Il denaro è importante. Tuttavia, ricorda che grazie al denaro puoi comprare una casa ma non il calore di una casa, puoi avere un bel letto ma non una buona dormita, puoi avere cibo ma non appetito, puoi avere medicine ma non la salute, compagnia ma non amore
La vicenda di Morris viene riportata anche nel libro “The Secret” di Rhonda Byrne, e nell’omonimo film del 2006.

Alcune citazioni di Morris Goodman:

“L’uomo diventa quello che pensa.”

La sola cosa con la quale dovevo lavorare in ospedale era la mia mente. Una volta che hai la tua mente, puoi riportare le cose come prima.”

“Puoi fare, avere ed essere cose che ti hanno detto fossero impossibili per te da fare, avere ed essere.”

Fonti:

http://www.thelawofattraction.org/morris-e-goodman/

http://www.success.com/article/morris-goodman-miracle-man

Morris E. Goodman on Larry King Live

Libri:

The Miracle Man: An Inspiring True Story of the Human Spirit
The secret

Sito web di Morris Goodman:

http://www.themiracleman.org/

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