Alcuni recenti studi effettuati da biologi russi, dimostrano come le frequenze prodotte da pensieri, parole e affermazioni siano in grado di riprogrammare il DNA degli organismi viventi, modificandone la struttura genica e addirittura riuscendo a ripararne gli errori dovuti ad anomalie del processo di codifica (vedi danni subiti dall’esposizione a raggi X).
Prima di questa scoperta, gli scienziati non si erano mai dedicati allo studio dell’intero genoma umano, ma solo ad una piccola parte di esso, ovvero a quel 5% del DNA totale in cui avviene la codifica delle proteine. Si è sempre ritenuto, infatti, che l’unica porzione di DNA funzionante (e perciò di interesse per la salute di un organismo) fosse quella codificante, mentre Il restante 90% veniva considerato “DNA di scarto”.
Un’équipe di biologi russi, capitanata dal biofisico e biologo molecolare Pjotr Garajajev, ha avviato per la prima volta degli studi su quel 90% di DNA, arrivando così a scoprire qualcosa di rivoluzionario.
I …
Prima di questa scoperta, gli scienziati non si erano mai dedicati allo studio dell’intero genoma umano, ma solo ad una piccola parte di esso, ovvero a quel 5% del DNA totale in cui avviene la codifica delle proteine. Si è sempre ritenuto, infatti, che l’unica porzione di DNA funzionante (e perciò di interesse per la salute di un organismo) fosse quella codificante, mentre Il restante 90% veniva considerato “DNA di scarto”.
Un’équipe di biologi russi, capitanata dal biofisico e biologo molecolare Pjotr Garajajev, ha avviato per la prima volta degli studi su quel 90% di DNA, arrivando così a scoprire qualcosa di rivoluzionario.
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