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6 Comportamenti dell'Ego che ti impediscono di accedere alla Felicità



"La felicità è un percorso, non una destinazione" (Madre Teresa di Calcutta) 



La felicità si può raggiungere? Quante volte ti sarai già posto questa domanda: “Sarò anch’io felice un giorno?”

L’esistenza di ogni essere umano è un continuo alternarsi tra bisogni da soddisfare e obiettivi da perseguire.

La maggior parte di noi identifica l’idea di felicità con il raggiungimento di un risultato; essere felici rappresenta, più che una condizione dell’essere, la tappa finale di un percorso, una specie di premio o traguardo che è possibile raggiungere solo dopo aver soddisfatto un bisogno o aver centrato un obiettivo.


Per esempio, ogni volta che appaghi un bisogno di natura materiale o affettiva; ogni volta che ricevi gratificazione oppure riesci a realizzare un sogno o un progetto, sperimenti uno stato di benessere che si avvicina molto al comune concetto di felicità. 
Peccato che poi questa condizione di benessere non sia destinata a durare. Perché?

Forse perché il più delle volte non si tratta di desideri e bisogni non reali, bensì indotti dal contesto sociale in cui vivi. 
Per esempio, il desiderio di essere riconosciuto parte di un gruppo, di raggiungere un certo status sociale, di ricevere approvazione e consensi: sono il frutto di un condizionamento continuo che subisci da parte dell’ambiente familiare, culturale e lavorativo. 
Più che bisogni propri del tuo essere sono bisogni illusori, effimeri e perciò destinati a darti solo soddisfazioni di breve durata.

Questo piacere a breve termine ti porta a credere che la felicità sia un’illusione, perché di fatto nessuna sensazione di appagamento può durare in eterno. 

In realtà, non è la felicità in sé ad essere illusoria. 

Illusoria è la convinzione che sia necessario dover soddisfare determinate esigenze materiali e affettive, per poter essere felice.

Finché ricerchi la felicità attraverso fonti esterne, tutto quello che otterrai sarà soltanto un appagamento dell’Ego. E finché continui a identificarti con il tuo pensiero, sarà così.

Tu non sei il tuo Ego

Chi sei tu realmente? Sei il tuo pensiero, sei le tue credenze, i tuoi bisogni esistenziali? Tutto questo si chiama Ego.

L'Ego è un prodotto del condizionamento sociale, una programmazione inserita da altri e non ha niente a che vedere con quello che Tu sei; sono schemi di pensiero, atteggiamenti e abitudini che assorbi quotidianamente dall’ambiente esterno e che impediscono alla tua essenza più autentica di liberare il suo reale potenziale. 
Questa Essenza è la sola che ha il potere di attingere ad un autentico stato di felicità e benessere, perché è libera da condizionamenti.

Sono 6 i comportamenti dell’Ego che ti impediscono di accedere alla felicità 

Riconoscerli è importante, è il primo passo per boicottare il tuo Ego, liberare la tua essenza interiore e accedere al mondo delle infinite possibilità:

1. Rimanere concentrato sui ricordi del passato e lasciare che esperienze negative passate condizionino le tue scelte presenti e future. 
Tu sei il risultato delle tue memorie. Il tuo comportamento, la tua interpretazione della realtà e le tue scelte sono condizionati dal ricordo di eventi che hai vissuto in passato. In particolar modo i ricordi negativi agiscono sulla tua sfera emotiva come un macigno, inducendoti a fare sempre lo stesso tipo di scelte che portano agli stessi errori. Credere che un evento, solo perché già accaduto in passato, debba sistematicamente ripetersi nella tua vita presente e futura, ti impedisce di aprirti ad un presente ricco di soluzioni alternative, limitando la tua esistenza a sole esperienze tutte simili tra loro e negative

2. Preoccuparti per situazioni che potrebbero verificarsi in un futuro prossimo o lontano, non apprezzando quello che fa parte del tuo presente. 
Vivere proiettato in un ipotetico futuro è un modo come un altro per rinunciare a vivere il presente. E poiché un buon futuro si costruisce attraverso momenti di presente vissuti bene, imparare ad investire nel tuo Adesso significa riconoscere che questa è la tua unica verità e la sola realtà. Che cos'è infatti il futuro, se non il risultato della somma di tanti attimi presenti? Imparando a centrarti nel presente accedi alla vera Essenza 

3. Voler essere al centro dell’attenzione, ascoltare gli altri unicamente pensando a quale risposta dare e a come dimostrare le tue ragioni. 
L'Ego non ama mettersi in discussione, vuole sempre avere ragione anche se sa che questo gli costerà caro, soprattutto a livello relazionale. Prova a lasciar parlare il tuo interlocutore, lascia che si esprima prestando attenzione al suo punto di vista, evitando di cercare risposte a tutti i costi e di esternare le tue opinioni 

4. Concentrarti sulle cose da fare e non dedicare del tempo a riflettere e a guardarti dentro. 
Una persona egocentrica ha sempre da fare e trova sempre qualcosa che la tenga occupata, anche quando sa benissimo che potrebbe rimandare a un altro momento. E' un meccanismo di difesa col quale l'Ego evita di mettersi in contatto con le cose che lo spaventano: riflettere, guardarsi dentro, dare attenzione alle proprie fragilità. L'egocentrico non ama confrontarsi con i propri bisogni interiori e ha paura di dare ad altre persone uno spazio nella propria vita, perché in quel caso smetterebbe di essere il centro della propria attenzione

5. Pensare solo a te stesso e mettere la carriera e il denaro prima degli affetti. 
Quante volte si fa una scelta "perché è quella giusta"?. Quante volte pensiamo che una cosa vada fatta perché è giusta, e perciò ci condurrà su una strada sicura o verso il successo? E' tipico dell'Ego pensare a se stesso, a tutelare i propri vantaggi, evitando accuratamente di ritrovarsi in situazioni che potrebbero farlo uscire dalla zona di comfort e lo costringerebbero a rinunciare a  tutta quella serie di abitudini tanto comode e familiari. Una vita così può garantire un certo tipo di benessere materiale, ma allo stesso tempo ti priva di ogni possibilità di relazionarti, lasciandoti un'esistenza affettivamente vuota e piena di rimpianti

6. Dare per ricevere e per far sì che gli altri soddisfino le tue aspettative. 
L'Ego pensa che si debba dare solo per avere qualcosa in cambio. Di conseguenza, offrire in modo disinteressato e senza aspettative viene giudicata una cosa stupida. Paradossalmente invece, è proprio l'azione disinteressata che ti permetterà di ricevere in cambio esattamente quello che dai. Ciò che invii in modo consapevole, disinteressato e senza pretese è destinato a tornare a te, per la legge di causa - effetto  

Per concludere

La felicità esiste ed è una condizione dell'essere. Non è qualcosa che puoi sperare di trovare all'infuori di te. Il concetto comune di felicità che ti hanno insegnato in realtà altro non è che un appagamento dell'Ego: gioie e piaceri illusori destinati a non durare. 
Purtroppo, la convinzione di essere i tuoi schemi di pensiero e condizionamenti appresi ti hanno spinto a rinnegare la tua essenza più profonda e a vivere scollegato da essa. Questa è la chiave della sofferenza umana, poiché nessuno può vivere un'esistenza felice rinnegando la propria natura. Quando sei centrato sull'Ego basi la tua felicità sull'approvazione, sui riconoscimenti, sulla ricerca di attenzione. Tutte soddisfazioni di breve durata, che richiedono di essere alimentate con continui stimoli dall’esterno rendendoti succube delle circostanze. 
Al contrario, quando sei centrato sul presente non fai dipendere il tuo benessere da persone e circostanze esterne, l'attività-pensiero è sospesa e tu hai libero accesso all'Essenza, che è la vera chiave per raggiungere la libertà individuale e la felicità duratura.

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