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Ciò che ancora troppi di noi, tuttavia, sottovalutano o ignorano, è come da una funzione apparentemente così
semplice come quella respiratoria, l’organismo possa ricevere tanti altri enormi benefici. Tutto dipende dal modo in cui si respira.
Il primo organo a risentire positivamente degli effetti di una corretta
respirazione è il cervello con tutte le
sue funzioni, inclusa quella del pensiero.
L’atto di respirare influisce
notevolmente sul nostro pensiero, e in particolar modo sulla qualità di esso.
Di
conseguenza, una respirazione consapevole è in grado non solo di migliorare la
qualità dei nostri pensieri, ma favorisce anche l’acquisizione di un ordine
mentale e, se praticata quotidianamente, può addirittura arrivare a modificare radicalmente la nostra attitudine nei
confronti della vita.
Normalmente, a causa dei ritmi frenetici cui siamo
chiamati ad adattarci di continuo, il nostro organismo è abituato a respirare
in modo disordinato e superficiale. Non siamo consapevoli di ciò, poiché la
respirazione nasce come atto riflesso, quindi avviene comunque a prescindere dalla
nostra volontà, e per questo non ce ne curiamo più di tanto (così come, ad esempio, non usiamo monitorare i battiti del nostro cuore) .
Le conseguenze di questo
respirare automatico si traducono in un ridotto apporto di ossigeno al sangue,
e quindi a cervello e organi. Di conseguenza, facciamo più fatica a concentrarci
e il livello di stress nel nostro organismo aumenta in modo significativo, rendendoci maggiormente
vulnerabili a stati ansiosi e pensieri che condizionano in modo negativo la
qualità del nostro umore.
Una persona ansiosa di norma
respira in modo più veloce e superficiale di una che non soffre di disturbi legati all'ansia; ciò, se da un lato è determinato dallo stato di tensione in
cui vive, dai suoi pensieri o stati d’animo, dall’altro a sua volta contribuirà,
secondo un circolo vizioso, ad alimentare i suddetti pensieri e stati
d’animo (angoscia, preoccupazione, paura, malinconia …)
Si può quindi affermare che noi siamo
il modo in cui respiriamo? Certamente. Poiché il nostro pensiero è un riflesso di ciò che
siamo, e secondo quello che pensiamo, respireremo ad un determinato ritmo e a
una determinata profondità.
Ma cosa vuol dire, esattamente, respirare consapevole?
Significa anzitutto prestare attenzione al modo in cui respiriamo, variare
coscientemente la frequenza e la profondità del nostro respiro al fine di
trarne il massimo beneficio possibile.
Sembra difficile da credere, eppure se facessimo
della respirazione consapevole un’abitudine quotidiana, riusciremmo a ridurre in
modo significativo una grossa percentuale dei sintomi attribuibili all'ansia.
Avere padronanza del proprio respiro, di se stessi
e del proprio corpo: essere, in poche
parole, padroni del proprio benessere psico-fisico
e di un atteggiamento più positivo e sano nei confronti della nostra vita.
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