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Dolori Mestruali: E' Possibile Guarirne?

Quest’articolo è dedicato all’universo femminile e, in particolar modo, a tutte quelle donne che soffrono di dismenorrea, ovvero “sindrome da dolori mestruali”.

La dismenorrea è un disturbo che affligge un’elevata percentuale della popolazione femminile in età fertile: compare poco prima dell’arrivo del ciclo o nei primi giorni di flusso mestruale e si manifesta con contrazioni dolorose di forte intensità che interessano la regione pelvica e l’addome. Talvolta i dolori mestruali possono essere così forti da costringere a letto o comunque compromettere lo svolgimento delle normali attività quotidiane.

Il ricorso ai farmaci è il rimedio più comune, quando si ha paura che il dolore impedisca di affrontare una giornata di impegni o si ha necessità di liberarsi il prima possibile dei fastidiosi crampi per poter riprendere quanto prima le attività sospese. Tuttavia, si tratta pur sempre di un rimedio sintomatico e, trattandosi in genere di antinfiammatori, non si escludono fastidiosi effetti collaterali sulla salute.

E se le cause dei dolori mestruali risiedessero nel sistema di credenze?

L’insorgenza dei dolori mestruali è causata da uno squilibrio ormonale, allorché delle sostanze chiamate prostaglandine vengono prodotte in concentrazioni particolarmente elevate. Una volta rilasciate dalla cavità interna dell’utero, le prostaglandine stimolano la contrazione uterina, generando il crampo doloroso.

I fattori emozionali all’origine degli squilibri ormonali

L’enorme potere che l’energia-pensiero esercita su tutta la materia, compresa la salute del nostro corpo, è oramai riconosciuto anche nell’ambito della medicina tradizionale. Il sistema di credenze di un individuo è in grado di influenzare i processi fisiologici che avvengono nel proprio corpo: interpretati in chiave psicosomatica, i problemi mestruali e quelli dell’apparato riproduttivo femminile in genere esprimono un rapporto conflittuale con la propria identità di donna.

Viviamo in una società e in una cultura di stampo maschilista, in cui le donne sono costrette a vivere sotto molti aspetti la supremazia maschile: esse stesse sono spesso chiamate a tirar fuori la loro parte maschile in diverse situazioni e contesti di vita. A seconda del modo in cui una donna risente dell’educazione ricevuta, specialmente se questa era  fortemente condizionata da un certo tipo di cultura, essa sviluppa un sistema di credenze riguardo il proprio ruolo e la propria idea di se stessa. Spesso, in conseguenza di ciò, vengono alimentate emozioni come rabbia, senso di colpa, rifiuto della propria femminilità.

Il conflitto interiore tra il bisogno di vivere la propria natura femminile e la necessità di doverla a volte mettere da parte per potersi affermare socialmente o lavorativamente, finisce per condizionare anche i processi fisiologici naturali, che sono così vissuti come un ostacolo. Il dolore non è che una manifestazione del corpo per indicare l’arrivo di qualcosa che è considerato più un fastidio che una gioia.

Gli aspetti emozionali più comuni all’origine del dolore mestruale sono:


  • Un rifiuto inconscio della propria femminilità, soprattutto se questa è associata all’idea di sottomissione all’uomo
  • Senso di colpa per essere donna, legato ad un’educazione rigida ricevuta e alla convinzione che la propria sessualità sia qualcosa di “sporco” e sbagliato
  • Un avversione per il corpo o per le donne in generale
  • Senso di colpa o rabbia per un trauma subito in passato (es. stupro)
  • Dispiacere per un desiderio di avere figli rimasto inappagato

Agendo sul sistema di credenze, è possibile intervenire sui processi che causano i dolori mestruali

Tra i metodi di programmazione mentale, il più utilizzato da tutti è sicuramente quello delle affermazioni verbali: l’utilizzo frequente e quotidiano di affermazioni positive ha il potere di abituare la nostra mente ad acquisire nuovi schemi di pensiero e nuove credenze.

Ecco qualche esempio di affermazione positiva che, ripetuta nel tempo, può aiutare a modificare in positivo la propria visione di femminilità:

“Mi amo e mi accetto nella mia natura di donna”

“Riconosco il mio pieno potere di donna, potere che trova la sua manifestazione nei processi fisici. Anche il mio ciclo mestruale è una manifestazione fisica del mio potere femminile”

“Chi mi ha creata mi ha voluto esattamente così come sono. Va tutto bene”

In associazione con le affermazioni positive, possono essere utilizzate delle tecniche di psicologia energetica per “ripulire” le memorie emozionali associate alle vecchie convinzioni. Due di queste tecniche, EFT e logosintesi, mostrano la loro più alta efficacia se eseguite nel momento in cui si sta manifestando il dolore mestruale. Nella maggior parte dei casi, il dolore diminuisce significativamente di intensità già dopo pochi minuti.

EFT (Emotional Freedom Techniques) è una tecnica di liberazione emozionale i cui benefici si manifestano attraverso la stimolazione dei meridiani energetici. Il principio su cui si basa la sua efficacia è che “ogni emozione negativa origina da uno squilibrio nel sistema energetico”. La stimolazione avviene picchiettando con i polpastrelli sui canali di sbocco dell’attività energetica, che si trovano localizzati in zone precise del corpo. Mentre si picchietta, sia la mente che il corpo devono restare sintonizzati sulla problematica da risolvere.

Logosintesi è un esempio di tecnica che utilizza il potere della parola per liberare l’energia delle emozioni rimaste “congelate” nel tempo. E’ un metodo di riprogrammazione che, come EFT, permette di liberare le emozioni nocive ristagnanti e ripristinare l’equilibrio energetico.

In entrambe le tecniche si lavora sia sul piano mentale-emozionale, attraverso la visualizzazione creativa, sia sul piano fisico, prestando attenzione alle sensazioni e agli effetti che si manifestano nel corpo, comprese in questo caso le variazioni di intensità dei dolori mestruali. Riportando a galla emozioni non elaborate e ristagnanti nel corpo emozionale, si ottiene un significativo miglioramento delle condizioni sintomatiche e la graduale scomparsa, nel tempo, del dolore.

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