Passa ai contenuti principali

Arnold Schwarzenegger: il Segreto del mio Successo è la Visualizzazione Creativa

Ha iniziato con la carriera di culturista (è stato più volte vincitore di Mister Europa, Mister Universo, Mister Olympia) prima di riuscire a realizzare il suo più grande sogno: quello di diventare la star più famosa di Hollywood. L’apice del successo arrivò grazie all’interpretazione di Conan il Barbaro e Terminator.

Ma la vita di Arnold Schwarzenegger è destinata a subire una ulteriore svolta nel 2003, quando, pur non avendo mai ricoperto ruoli in politica prima di allora, viene eletto governatore della California.

 Un ragazzo con le tasche vuote ma piene di sogni.

Quando, nel 1968, Arnold lasciò il paese natale in Austria per giungere negli Stati uniti, era solo un ragazzo con le tasche vuote ma piene di sogni e di determinazione.

La sua carriera nel body building si era conclusa nel 1976 ed egli era ancora un perfetto sconosciuto al mondo. Un giorno si trovava a pranzo in un ristorante in Arizona in compagnia di un giornalista sportivo, Steve Chandler, che era stato incaricato di intervistarlo per il Sunday Magazine. Steve gli chiese cosa avesse intenzione di fare una volta ritiratosi dal mondo del culturismo. Arnold gli rispose tranquillamente “diventerò la star numero uno del botteghino di Hollywood”.

Steve rimase sorpreso da quella risposta: sembrava pressoché improbabile che Arnold potesse avere una minima possibilità di diventare un attore, dato il suo marcato accento tedesco e la corporatura gigantesca. Ma alla domanda “come pensi che ci riuscirai?” Arnold spiegò che sarebbe ricorso allo stesso metodo che aveva già utilizzato per diventare un affermato culturista: “Crei una visione di chi vuoi essere e quindi vivi in quella visione come se fosse già realizzata”.

Soltanto pochi anni dopo, grazie al successo di Terminator, era la star più popolare di Hollywood.

Il suo segreto è la visualizzazione creativa

“Quand’ero molto giovane, avevo l’abitudine di visualizzare quello che volevo essere e cosa desideravo avere. Mentalmente non avevo mai dubbi su quello che desideravo. La mente è davvero così incredibile! Prima di vincere il mio primo titolo di Mr Universo, gironzolavo per la competizione come se già fosse mio. Quel titolo era già mio: lo avevo già vinto così tante volte nella mia mente, che non c’era più alcun dubbio che lo avrei vinto anche nella realtà. Poi, quando passai al cinema, lo stesso: visualizzavo me stesso come un famoso attore, che guadagnava un sacco di soldi. Potevo sentire e assaporare il successo. In quei momenti, tutto ciò che sapevo è che un giorno tutto questo si sarebbe avverato”.

Arnold sostiene ripetutamente che grandi traguardi conducono verso grandi risultati.

“Una volta fissato un obiettivo, devi muoverti verso di esso attraverso l’azione, azione e ancora azione. Semplicemente lavorare verso quell’obiettivo, confidando nel fatto che questo si realizzerà nel momento giusto, senza doverti focalizzare su una scadenza.”

Nel maggio 2009, durante un discorso tenuto ai laureati della University of Southern California, Arnold spiega le 6 regole fondamentali per il successo, le stesse che hanno permesso a lui di diventare quello che è oggi.

Le 6 regole per il successo di Arnold Schwarzenegger sono qui di seguito riportate:

 Regola n.1 Abbi fiducia in te stesso: “La cosa più importante è che indaghi in profondità dentro te stesso, scava fino in fondo a te stesso e chiediti: chi voglio essere? Non cosa, ma chi! E sto parlando non di cosa i tuoi genitori e insegnanti desiderano che tu sia, ma di quello che desideri tu. Sto parlando di capire per te stesso cosa ti rende felice, non importa quanto folle possa sembrare agli altri.”

 La famiglia di Arnold non condivideva la sua scelta di diventare un body builder. I suoi genitori avrebbero preferito che diventasse un poliziotto, come suo padre, ma Arnold sapeva di avere il fervente desiderio di lasciare il suo paesino in Austria e andare in America per poter diventare un campione di body building.

“Io volevo essere diverso, unico. Ero portato a pensare in grande. Tutti gli altri pensavano fossi pazzo. I miei amici dicevano: se vuoi diventare un campione, perché non diventi campione di ciclismo, sci o calcio? Questi sono gli sport austriaci!”

Per poter raggiungere questo suo sogno, Arnold si auto-motivava interessandosi a tutto ciò che riguardasse l’argomento, leggendo libri e riviste, tappezzando la sua stanza di poster di body builders, wrestlers, boxers. Sua madre era scioccata, vedeva quei poster appesi in camera e credeva che suo figlio fosse anormale, che fosse gay perché sui muri della sua stanza campeggiavano foto di uomini mezzi nudi, anziché foto di ragazze … Ma quelli erano i suoi idoli, e lui avrebbe fatto tutto il possibile per poter diventare come loro, anche a costo di deludere le aspettative della sua famiglia.

“perciò la prima regola è: credi in te stesso, non importa come e cosa gli altri pensino!

Regola n.2 Infrangi le regole: “E’ impossibile essere un anticonformista o un vero originale, se sei così ben disciplinato e non vuoi infrangere le regole. Devi pensare fuori dagli schemi. E’ questo ciò in cui credo. Dopo tutto, qual è il senso di essere su questa Terra, se tutto ciò che vuoi fare è piacere a tutti ed evitarti problemi?”

Una volta terminata la sua carriera di body builder, Arnold desiderava diventare una stella del cinema. Secondo l’industria del cinema, però, non aveva i criteri adatti per diventare un attore: la sua corporatura extra large ed il marcato accento tedesco, che lo rendeva difficilmente comprensibile quando parlava, erano degli elementi a suo sfavore. Tuttavia, questo non bastò a fermarlo.

“Mi dissero che gli attori della stazza di Ercole non andavano più da vent’anni, che oggi andavano i piccoli attori come Dustin Hoffman, Woody Allen, Jack Nicholson … inoltre si lamentavano del mio accento, dicevano: “nessuno è mai diventato una stella con quell’accento, specialmente l’accento tedesco. E pensi che venderemo molti biglietti con quel tuo nome impossibile stampato sui cartelloni?” Ma io non ascoltavo nulla di tutto ciò, quelle erano le loro regole, non le mie.”

Era convinto che lavorando duro avrebbe potuto farcela, e così si dette da fare: frequentò corsi di inglese, corsi di pronuncia, di dizione, di rimozione dell’accento addirittura! Ma alla fine ce l’ha fatta, e ha iniziato a recitare.

“La stessa cosa è successa quando mi candidai per il ruolo di governatore. Mi dissero che non poteva essere fatto, che bisognava iniziare con una piccola carica come sindaco, poi come assessore, poi come vice-governatore e infine come governatore. Dicevano che così funziona nella carriera politica! Ma io dissi che non mi importava nulla della carriera politica, tutto quello che mi interessava era essere al servizio dei cittadini, risolvere i problemi della California. Decisi di candidarmi senza prestare attenzione alle regole. E il resto è storia!

Regola n.3 Non aver paura di fallire: “Non puoi farti paralizzare dalla paura del fallimento o non ti spingerai mai oltre. Vai avanti a spronarti perché credi in te stesso e nella tua visione e sai che è la cosa giusta da fare, e il successo arriverà. Dunque, non aver paura di fallire.”

La vita di Arnold non è stata unicamente un susseguirsi di successi: basti pensare al suo divorzio dalla moglie Maria Shriver, ai campionati di bodybuilding perduti, ad alcuni film in cui ha recitato e che si sono poi rivelati dei flop …

“In tutto ciò che ho provato a fare, ero sempre pronto al fallimento. Alcuni miei film, tipo Yado, Ercole a New York, Last Action Hero, non funzionavano e perciò sono finiti nel cesso! Ma va bene, perché allo stesso tempo ho fatto film come Terminator, Conan, True lies, Predator, I Gemelli, che invece sono andati alle stelle. Ricorda quindi che non puoi sempre vincere, e tuttavia non avere paura di prendere decisioni.”

Regola n.4 Non dare retta agli scettici: “Non immagini quante volte mi sono sentito dire “non puoi far questo, non puoi far quello, questa cosa non è mai stata fatta prima”. A essere sincero, amo quando qualcuno mi dice che nessuno aveva mai fatto questo prima d’ora, perché se poi lo faccio significa che sono stato il primo ad averlo fatto! Quindi non prestare attenzione a chi ti dice che non può essere fatto.”

Arnold ricevette un sacco di critiche negative per la sua decisione di voler andare in America, dalla sua famiglia in primis e poi da tanti altri. Fu criticato per la sua decisione di diventare un body builder, e poi per la sua scelta di diventare attore, e infine fu criticato per la sua candidatura a governatore. E sicuramente se avesse dato retta a quelle voci, oggi non potrebbe essere qui a testimoniare che credere fortemente in se stesso e andare avanti nonostante tutto è stata la sua chiave per il successo.

“Immagina se Bill Gates avesse rinunciato quando gli dicevano che non poteva farlo.

Ricordo mia suocera E.K. Shriver, quando lanciò le Special Olympics nel ‘68. Gli esperti, i dottori specializzati in malattie mentali e ritardi mentali dissero che non si può fare, che non si possono portare fuori i malati mentali dai loro istituti. Beh, lasciatemelo dire, a 40 anni di distanza Special Olympics è una delle maggiori organizzazioni , in 164 paesi, che si dedica alle persone con disturbi mentali e intellettuali.

E lo stesso con Barack Obama … Immaginate se avesse ascoltato gli scettici, non si sarebbe mai candidato come presidente. La gente diceva che non poteva riuscirci, che non poteva battere Hilary Clinton, che non avrebbe mai vinto le elezioni generali. Ma ha seguito il suo cuore, senza ascoltare i “non puoi riuscirci” e ha cambiato il corso della storia americana.”

Regola n.5 Fatti un mazzo così: “Nella vita è importante anche divertirsi, certo. Ma mentre tu sei là fuori a festeggiare, o a fare il buffone, qualcun altro là fuori nello stesso tempo sta lavorando duro. Qualcuno sta migliorando e qualcun altro sta vincendo. Ricordalo. Ora, se vuoi prendere con leggerezza la vita, non prestare attenzione a nessuno di questi 6 punti. Ma se vuoi vincere, non c’è altra via che non sia il lavoro duro.”

Per raggiungere i propri obiettivi, Arnold non si è mai risparmiato nel lavoro: ore ed ore di allenamento fisico e allo stesso tempo frequentava i corsi di business all’università, dormendo circa 6 ore per notte.

“Ho sempre pensato che in un giorno di 24 ore, te ne bastano 6 per dormire e te ne restano 18. E in tutto quel tempo ci sono un sacco di cose che puoi portare a termine. Ora, so che ci sono alcuni di voi là fuori che dicono “bene, aspetta un minuto, io dormo 8 o 9 ore. Beh allora dormi più veloce, raccomanderei!”

Regola n.6 Restituisci: “Lascia che ti dica una cosa: stendere le braccia e aiutare le persone ti darà più soddisfazione di qualunque altra cosa tu abbia mai fatto. In verità oggi, dopo aver lavorato per Special Olympics e aver iniziato programmi di dopo scuola, ho promosso il fitness, e ora con il mio lavoro di governatore posso dirti che giocare a scacchi con un bambino di 8 anni in una scuola cittadina è di gran lunga più eccitante per me, che sfilare su un altro tappeto rosso o alla prima di un film.”

Alcune citazioni dell'autore:

“Il corpo è importante, ma la mente lo è ancora di più, dal momento che permette di visualizzare quello che il corpo deve sembrare, come deve apparire, al fine di farlo vincere. Perché chi crea, cioè il potere, è la mente. E’ la mente che ti permette di riuscire.”

“Qualsiasi cosa può essere fatta se visualizzi e se credi in te stesso”

“Nessun dolore, nessun guadagno”

“Non puoi salire la scala del successo con le mani in tasca”

“Puoi essere qualsiasi cosa tu voglia, se sei disposto a pagarne il prezzo …”

“Il fallimento non è un’opzione. Tutti possono avere successo”

Libri di A. Schwarzenegger:

“Total recall: my unbelievable life story” racconta l’incredibile storia di vita di Schwarzenegger.

Fonti:

http://ezinearticles.com/?Arnold-Schwarzeneggers-Positive-Thinking-Road-Map-to-Guaranteed-Success!&id=373412

Hai bisogno del mio supporto professionale? Contattami qui!

Commenti