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Differenza tra Visualizzazione e Sogno ad occhi aperti

Che differenza c'è tra visualizzazione e sogno ad occhi aperti? Molte persone credono che fare visualizzazione creativa sia pressappoco lo stesso che fantasticare. In fondo, è pur sempre di immaginazione che si parla.

Tuttavia, si tratta di due attività decisamente differenti.

Quando sogniamo ad occhi aperti immaginiamo una serie di scene, più o meno concatenate in una sorta di film mentale, del quale siamo noi i protagonisti. 

E assistiamo a queste scene mentali dall'esterno, vivendole da spettatori: esattamente come quando vediamo scorrere la pellicola di un film, all'interno del quale è proiettato il nostro doppio.

Come conseguenza, viviamo da spettatori anche noi stessi, le nostre azioni ed espressioni. Magari cercando anche di immaginarci diversi, più belli, più magri, vestiti in un certo modo e con un diverso taglio di capelli …
Nel sogno ad occhi aperti tendiamo poi ad utilizzare uno solo dei nostri cinque sensi, al massimo due. Utilizziamo ad esempio la vista per arricchire di qualche dettaglio la scena immaginata, per focalizzarci sul nostro abbigliamento, sui lineamenti e sulle espressioni del nostro interlocutore…

Assieme alla vista, poi, utilizziamo qualche volta l’udito per immaginare meglio i toni di una conversazione. Ma è decisamente improbabile che ci concentriamo anche sulle sensazioni tattili, su quelle olfattive e gustative. Per il semplice fatto che viviamo la scena da spettatori e quindi questi tre sensi ci sono superflui.

Un’altra importante caratteristica è la consapevolezza che stiamo fantasticando.
Ci godiamo la nostra fantasia, mentre siamo seduti dietro il banco ad assistere ad una lezione universitaria, mentre siamo in ufficio o mentre stiamo svolgendo una qualche attività che non richiede una particolare attenzione mentale.
Siamo perfettamente coscienti di ciò che facciamo, e in grado di distinguere tra fantasia e mondo reale.

Nella visualizzazione creativa, siamo sempre noi all'interno della nostra scena. Ma, a differenza del caso precedente, non la viviamo da spettatori, bensì in prima persona. 
Siamo quindi proiettati all'interno del contesto immaginato. Che, momentaneamente, diventa la nostra realtà.

Agendo in prima persona, saremo indotti ad utilizzare tutti i nostri cinque sensi contemporaneamente, proprio come accade nella realtà ordinaria.

Non solo: vivremo in prima persona anche le nostre emozioni (eccitazione, piacere, entusiasmo), gli stati d’animo (allegria, gioia, gratificazione), avremo reazioni fisiologiche reali (sudorazione, accelerazione del battito cardiaco, senso di calore al viso e arrossimento).

Sarà al termine della nostra visualizzazione, che potremo realizzare di non aver semplicemente sognato ad occhi aperti.  Perché ci sentiremo esattamente come se avessimo appena vissuto un’esperienza reale. 

Se abbiamo eseguito correttamente la visualizzazione, infatti, sentiremo ancora vive dentro di noi tutte le emozioni provate; in qualche caso, nel tornare alla realtà potremmo addirittura provare per pochi istanti un senso di smarrimento.

A differenza del sogno ad occhi aperti infatti, "tornare" da una visualizzazione creativa dà l'effetto di chi si sveglia all'improvviso dopo un sogno particolarmente realistico e ha la forte sensazione di essere appena ritornato da un breve viaggio con la macchina del tempo.

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