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Quando l'ansia somatizza nella gola

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La gola ci permette di parlare: attraverso la voce comunichiamo agli altri il nostro pensiero, esprimiamo i nostri stati d’animo.

Somatizzare l’ansia a livello della gola è un chiaro segno che abbiamo una difficoltà o un blocco nell'esternare agli altri qualcosa di noi stessi.

Le somatizzazioni alla gola sono molto comuni, e si possono manifestare attraverso una sensazione di nodo alla gola, un senso di costrizione, o conati di vomito.

Il nodo alla gola è anche detto bolo isterico. Chi ne soffre, sostiene di avvertire la presenza di un corpo estraneo a livello della faringe, come “qualcosa che non riesce a mandare giù”, e che ostruisce parzialmente la gola. 
Di conseguenza, può avere paura di soffocare quando  mangia e beve, o l’impressione che il cibo possa andargli di traverso. Può avere difficoltà nel deglutire o, al contrario, il bisogno di deglutire in continuazione.

Visto in chiave psicosomatica, il nodo alla gola può simboleggiare l’idea, il pensiero o l’emozione che cerca di venire a galla e che tentiamo di reprimere. Può anche voler indicare che siamo contrari a qualcosa, ma non osiamo esprimerlo e quindi non riusciamo a mandare giù ciò che non ci piace.

Talvolta, chi avverte costrizione alla gola non necessariamente avverte anche la sensazione di corpo estraneo. La costrizione alla gola è tipica di chi molto spesso soffre anche di reflusso gastro – esofageo. Il reflusso però non ne costituisce una causa, piuttosto è un co-effetto dell’ansia.

La costrizione alla gola non è una semplice sensazione, al contrario è determinata da un meccanismo fisiologico reale, messo in atto dal corpo quando abbiamo paura, e ci mettiamo in uno stato di difesa.

In casi particolari, il senso di costrizione può rivelarsi particolarmente intenso e fastidioso, al punto da provocare conati di vomito. 
Il conato, in questo caso, è un chiaro tentativo di allentare la tensione a livello della gola. Esso infatti non è che una contrazione spasmodica della muscolatura respiratoria, finalizzata a ripristinare una più adeguata respirazione, venuta meno per effetto dell’attacco di ansia. 

Gli spasmi prodotti dai conati di vomito hanno come effetto una improvvisa dilatazione del canale aereo, per cui, passata la crisi, il senso di costrizione scompare, o si attutisce notevolmente.

La paura è l’emozione all'origine di uno stato ansioso, e il senso di costrizione alla gola ne è la manifestazione somatica. 
Il conato è invece la chiara manifestazione del rifiuto di qualcosa o qualcuno, e della situazione che stiamo vivendo. Questa forma di somatizzazione può determinare in alcuni casi, ma non necessariamente, la cosiddetta emetofobia, ovvero la paura ossessiva del vomito.

Con la conseguenza che si eviteranno tutti quei contesti in cui si potrebbe star male (uscire col partner, cene o pranzi in compagnia, feste, e così via).

Che si arrivi o meno al vomito vero e proprio, lo sforzo indotto dal conato è comunque sufficiente, nella gran parte dei casi, a liberarci momentaneamente dall'oppressione dell’ansia. il senso di momentaneo di benessere che ne deriva è effettivamente simile a quello che si prova dopo aver vomitato per una indigestione.

E’ bene, però, considerare anche il rovescio della medaglia. Alla lunga, infatti, c’è il rischio che il ricordo dell’esperienza traumatica dell’atto di rigettare possa essere sostituito nella nostra memoria emozionale da quello del sollievo che ne consegue. 

Un effetto di ciò potrebbe essere quello di considerare l’atto di vomitare non più come esperienza sgradevole, e quindi da evitare, bensì come migliore soluzione da adottare al bisogno, per ottenere un sollievo immediato. 
In tal caso, il conato di vomito diventerebbe il meccanismo consolatorio di cui sarebbe poi molto difficile potersi liberare.

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Commenti

  1. "il conato di vomito diventerebbe il meccanismo consolatorio di cui sarebbe poi molto difficile potersi liberare."
    Possibili soluzioni?

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  2. Ciao, purtroppo questa forma di somatizzazione rischia in alcuni casi (ma non è detto che debba per forza andare così!)di trasformarsi in una specie di "liberazione emotiva": questo può succedere specialmente se chi ne soffre si accorge di provare una sensazione di immediato benessere subito dopo una crisi. In questo caso, succede che la memoria emozionale registra quel momentaneo benessere come conseguenza dell'atto di vomitare, e dunque lo etichetta come esperienza da ripetere, perché alla fine dà piacere.
    Ho sofferto personalmente di questo disturbo e, dopo vari tentativi di soluzione andati a vuoto (parlo di soluzioni alternative ai farmaci)ho cercato di affrontare la situazione attraverso esercizi respiratori che coinvolgono molto la regione cervicale e la gola; ho cercato di reprimere meno "certe emozioni"(per quello che può consentirmi il mio carattere)e di esternarle più che potevo a livello verbale ... poiché la medicina psicosomatica e la bioenergetica insegnano che i disturbi alla gola nascono proprio da una difficoltà di esprimere a voce la non accettazione di situazioni, persone, ecc. Non riusciamo ad accettare, a "mandare giù", ma per qualche ragione ci forziamo a sorbire (magari per paura di non essere accettati o di deludere)quella determinata situazione.
    Una volta che si sia innescato il pericoloso meccanismo consolatorio, il solo modo possibile per rimuoverlo è rompere quell'associazione vomito=benessere che si era andata a creare all'origine. Una soluzione può essere fornita dalle tecniche di liberazione emozionale, che agiscono sui disturbi andando a rimuovere le cause a monte.
    Se hai altre domande puoi contattarmi, vedrò se posso esserti utile

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    1. Ciao! Anche io ho questo tipo di problema... vorrei tanto poter risolverlo dove ti posso contattare?

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  3. ciao mi chiamo stefano e soffro da 6 anni di conati di vomito ne ho provate di tutti i tipi da medicinali a pscicoterapie ma ne soffro ancora come potresti aiutarmi grazie mille stefano 1972

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  4. Ciao Stefano, in quali situazioni manifesti questi conati di vomito? Se ti fa piacere, puoi contattarmi con un messaggio all'indirizzo mail che trovi nella pagina "contatti", e raccontarmi la tua situazione. Premetto di non essere una psicologa, né un medico, sono semplicemente una persona che ha vissuto direttamente l'esperienza dell'ansia e cerco di condividere con altri nella stessa situazione ciò che ho potuto imparare dalla mia personale vicenda... spero di sentirti, un abbraccio
    Sabrina

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    1. Ciao senti io un mese e mezzo fa o perso mia nonna con un tumore alla gola e io e da più di due mesi che mi sento come stringere la gola e come se avessi mughi ma molti sono andato dal mio medico e mi a visitato e mi a detto che ho le tonsille arrosate però le tonsille non mi danno fastidio e questo fastidio alla gola

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    2. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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    3. Ciao Michele, se il medico non ti ha detto nulla e non ha ritenuto approfondire con esami clinici significa che puoi stare tranquillo. Quando una persona vicina a noi viene colpita da una malattia importante, è normale rimanere scossi a livello emotivo. Paura e dolore se non adeguatamente espressi possono manifestarsi attraverso disturbi psicosomatici alla gola

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  5. Soffro di ansia o di attacchi di panico non so spiegarlo da 10 anni non vivi più aiutatemi per favore

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  6. Salve mi chiamo Sandra in seguito alla morte di mia nonna soffro da 5 gg di una forte ansia co tosse asmatica e qualche conato di vomito soprattutto la sera prima di addormentarmi... sr sapete come posso farla passare sarebbe grata

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    1. Rivolgiti ad un medico che ti possa aiutare, la soluzione per me è stata combinare farmaci e psicoterapia cognitivo-comportamentale. Fallo.

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  7. Io invece quando parlo o rido ho come un conato di vomito.... non riesco a capire da cosa derivi

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  8. Quando si avvertono conati di vomito mentre si parla o si ride, ciò può essere indice di una respirazione inadeguata e superficiale. Ridere, parlare, urlare, sono tutte azioni che inducono la gola a subire un’espansione, dal momento che il corpo in quei momenti richiede una maggiore quantità di aria. (Non a caso si dice “riso fa buon sangue”, proprio perché chi ride aumenta la propria attività respiratoria incamerando quindi maggior ossigeno). La gola di un soggetto ansioso in genere persiste in uno stato di contrazione più o meno continuo. Di conseguenza, quando egli ride, urla o tiene un discorso, la sua gola anziché dilatarsi in modo naturale oppone resistenza, cercando di rimanere nello stato di contrazione, che le risulta più “familiare”. Ma in questo modo il corpo comincia a reclamare l’aria di cui ha bisogno per svolgere quell’azione, dunque mette in atto il meccanismo del conato per costringere la gola a dilatarsi e far passare maggiore aria.

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  9. Sono 11 anni che soffro di conati di vomito,attacchi di panico dove misembra di morire,e non mai a fermarli,convincendomi che sia una cosa mentale.La qualità della vita è pessima,spesso nei luoghi chiusi o dove già se ne è verificato uno,non ci vado piu'.Ho notato che la situazione peggiora quando comincia a mancarmi il sonno,causa turnazione sul lavoro.Non ho mai fatto uso di medicinali,mai andato dallo psicoterapeuta,solo le analisi di routine o mediamente approfondite per capire che sono sano come un pesce.Ho imparato a resistere cioè a farlo sfogare da solo,ed ogni volta mi lascia spossato.Si la gente pensa che tu stia male,sudorazione,nervosismo,conati di vomito,e tu ti senti quasi un handicappato.Ma sai che dopo un po passerà e ti rassereni...Ma la qualità della vita è davvero peggiorata....Vorrei solo imparare a fermarlo,ma naturalmente,senza nè strizzacervelli,nè tantomeno medicine...........

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  10. Salve mi chiamo alessandro ho 22 anni ho anchio qst oroblema la notte specialmente avvolte qnd mangio nn posso prendeee ne aacensori oppure nelle cabine di sicurezza alla posta o in banca ho paura di affogarmi o cn la saliva o cibo e sn anche un tipo molto anzioso e sofro di nodo alla gola come posso risolvere sta cosa?

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  11. Ragazzi vorrei solo chiedervi se per favore potete commentare scrivendo almeno il vostro nome di battesimo ... così giusto perché è un pò brutto vedere una sfilza di "anonimi" ... non abbiate paura e non preoccupatevi, qui nessuno vi giudica, tantomeno io che sono una di voi. Non restate soli nel vostro disagio, sentitevi liberi di contattarmi e quando posso vi risponderò volentieri. Condividiamo insieme questo disagio che NON E' UN HANDICAP, ma una normale reazione del nostro corpo ad un'esigenza dell'anima rimasta inascoltata ...

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  12. Ciao sono Salvina anch'io soffro da un anno di questo disturbo premetto che sn stataoperata di artrodesi alla cervicale ma questa tensione o bolo isterico nn lo sopporto piu' aiutatemi

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  13. Anche io soffro di ansia da diversi anni...ultimamente si manifesta soprattutto con nodo alla gola, sensazione di vomito e di conseguenza mancanza di appetito...addirittura ci sono giorni in cui non vorrei neanche mangiare per paura di vomitare...come si fa a guarire dall'ansia? Io ormai provo a conviverci ma non è facile....ci sono giorni in cui mi sembra di impazzire!

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  14. Ragazzi avete provato a fare gli esercizi che ho pubblicato negli ultimi 2 articoli? Vanno eseguiti proprio durante "quei momenti": vi consiglio di provarli non appena vi torna una crisi, se vi fa piacere potete poi scrivere qui com'è andata ...commentate sotto l'articolo oppure, se avete bisogno di una parola o un consiglio scrivete pure all'indirizzo mail che trovate nella sezione "contatti"... Presto posterò altri esercizi

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    1. Sabry_Q come posso contattarti?
      Io ho questo problema da tre anni ma non mi sono limitato come scrivono alcuni... Con la differenza che non scendo di casa se non ho con me una bottiglietta d acqua (mio unico rimedio al momento) :)

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    2. Che esercizi del? Perché anche io ne sto soffrendo di ansia e attacchi di panico sento come un nodo alla gola o come se si restrigesse e poi ho alcune volte vomito

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  15. sono schiavo di conati dovuti all'ansia, evito di andare a mangiare fuori o da amici proprio perchè ho paura di avere un blocco e non mangiare niente con conseguente figuraccia. tutti a chiedere cos'hai , perché non mangi etc etc. come affrontare questi momenti? grazie

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  16. Sabry_Q come posso contattarti?
    Io ho questo problema da tre anni ma non mi sono limitato come scrivono alcuni... Con la differenza che non scendo di casa se non ho con me una bottiglietta d acqua (mio unico rimedio al momento) :)

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  17. Ragazzi se volete contattarmi l'indirizzo di posta elettronica è nella sezione contatti di questo blog. Per favore lasciate almeno il vostro nome di battesimo: vi ricordo che non siete dei ricercati, siete solo persone con disturbi di ansia, e come voi ce ne sono a migliaia! Coraggio non siate timidi :-)

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  18. Salve! Mi chiamo Cristian e da un paio di mesi sono vittima dell'ansia.
    È cominciato tutto durante una partita di calcio, mentre giocavo ho sentito una forte sensazione di soffocamento, come se i muchi ostruissero il condotto retronasale, seguita da tachicardia e conati senza però vomito.
    Dopo l'accaduto ho fatto tutte le analisi possibili e sono risultato sano come un pesce, premetto che non ho alcuna intenzione di prendere psicofarmaci, ma so che da solo non potrei riuscire a farcela. Vi chiedo dunque aiuto, l'ansia è in assoluto la cosa più brutta che mi sia mai successa.. Ti senti impotente, nonostante tu sappia di non aver nulla e cerchi di controllare il tuo corpo, lei sarà sempre più forte di te.
    Non ho voglia di farmi battere da me stesso, non mi sopporto u.u

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  19. Ragazzi vi invito tutti a registrarvi al nuovo FORUM che ho aperto solo qualche giorno fa sul sito fratello di questo blog. Attendo nuovi membri per poter aprire nuovi argomenti di discussione su vostra richiesta e, se lo desiderate, aprire una sezione interamente dedicata ai sintomi e disturbi da ansia.
    REGISTRATEVI QUI: http://www.seichicrei.it/forum/ Grazie a tutti! Sabrina

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  20. Cercando i miei sintomi su google sono capitata su questo forum :-).
    Anche io soffro di questi strani sintomi, nausea, più spesso al mattino.. durante il giorno e prima e dopo i pasti.. Non posso ridere, parlare perchè sento che sta per arrivare un conato. Ho 23 anni ed ho preso un sacco di medicine, ma ora ho tolto tutto! Non voglio crearmi dipendenza... meno male che non sono sola, almeno quello :-)

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    1. Non sei sola Valentina, siamo davvero in tantissimi ad aver sperimentato almeno una volta nella vita episodi di ansia :-) A volte là fuori troviamo come un muro, non è raro andare a sbattere contro l'incomprensione di chi non sa cosa significhi perché non lo ha mai provato sulla propria pelle ... ma tra di noi è diverso, quando pronunciamo la parola "ansia", sia noi che il nostro interlocutore sa di cosa stiamo parlando, e in questi casi il sostegno reciproco è fondamentale. Si possono ottenere risultati davvero sorprendenti, soltanto ascoltandoci e sostenendoci reciprocamente :-)

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  21. Salve a tutti sono Valentina e ho 22 anni...da circa 4 mesi ho una nausea alla gola destra con relativa sensibilizzazione più conati mentre parlo rido emoziono ecc ecc....mi svegliai una mattina he stavo male e da li l'inferno...feci analisi tutte...ovviamente positive...premetto che un mese fa era peggio stavo proprio male vomitavo e non mangiavo....poi sono andata da una psicologa ma mi aiutata in parte dicendomi che avevo un gemello represso...problema era che c'è l'ho alla base del petto e non sulla gola...quindi persi un mese di tempo e mi dice ...sono cose non tue e affidati a dio...lasciandomi così....comunque adesso la fame mi è ritornata per fortuna...sono tornata a essere mangiona...ma ahimè alla gola destra sensibilizzazione con conati e vomito con sintomi che ho descritto...più leggeri...immagino sia tutto dovuto allo stress in quanto nel periodo che mi ha cominciato tutto avevo tirocinio su e giù da università rottura amica ecc...però basta....adesso ho contattato una grande psicologo e psicoterapeuta che usa una ipnosi curativa che agisce sulla memoria emozionale...ciò che volevo...mi chiedevo è possibile togliere una sensibilizzazione dovuta allo stress? Ok ho solo la gola destra il problema...ho paura dI non aver risolto problematiche da bambina...ricordo che certe cose che provo le ho avute da bambina....avevo ogni tanto conati da stress poi ho avuto ascesso alla tonsilla e le ho ancora...più ho rischiato l'operazione...ecc ecc...potrò tornare come prima? Adesso ho l'ansia tutta in gola...solo destra...vorrei tanto che questa persona mi aiuti a tornare come prima....secondo voi dopo 4 mesi sono ancora in tempo?? Vi prego....ho paura... paura di non togliere sta sensibilizzazione...

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  22. Ciao Valentina Driussi, stai tranquilla ci sono persone che vanno avanti anni con sintomi di natura emozionale, si è sempre in tempo per guarire! Se ti senti pronta per affrontare l'esperienza dell'ipnosi e questo psicoterapeuta ti ispira fiducia (è davvero importante questo) allora ti dico, prova. L'ipnosi come terapia ha dimostrato nel tempo di dare risultati al di sopra delle aspettative: se ti aiuterà per questo tuo disturbo, avrai risolto la situazione (e con buona probabilità in modo definitivo). Tienici aggiornati! Sabrina

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    1. Appunto io non so come facciano...sto vivendo un incubo dopo 4 mesi...anche perché io sono anche una cantante e sinceramente non cantare mi fa stare male...parlare a volte mi è difficile...tutto...io non vivo così....premetto che sono sempre stata emotiva di mio...penso che questa cosa sia normale...cavoli mi sono dimenticata di dire...hi già affrontato il primo incontro con questo psicoterapeuta...mI ha detto che ci sono alcuni traumi irrisolti vecchi e inoltre 10 anni fa era morto mio padre...penso sia un pochino di tutto...la fortuna è solo la gola destra...ma caspita...mi fa star male essere impotente...il tipo mi ha detto che è fattibile e che ha aiutato persone con ansia tutta in gola...ne esco ha detto...ma io continuo ad aver paura di questi conati sensibilizzazioni ecc...il fatto che adesso mangio come prima è Buon segno...comunque grazie del sostegno...ne ho bisogno...sono giovane e non voglio buttare all'aria i miei progetti..proprio no...solo ho paua di non togliere la sensibilizzazione o il problema dei conati...a destra...dovrei star serena dopo quello che mi ha detto il tipo e non lo sono...brutta l'ansia....

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  23. Per uscirne, ne esci, sono sintomi risolvibilissimi. Attenta alla paura, perché proprio la paura del sintomo ci impedisce di liberarcene, ti parlo per esperienza personale. Comprendo la tua frustrazione di non poter cantare, ma pensa che non vivrai ancora per molto questa situazione, c'è un bravo professionista che può aiutarti e persone con il tuo stesso problema pronte a sostenerti.
    Ora come ora non c'è spazio per la paura o lo scoraggiamento, hai bisogno di tutta la tua grinta per venirne fuori, coraggio ce la puoi fare!
    Se può esserti di qualche aiuto confrontare la tua esperienza con altre, a gennaio di quest'anno ho pubblicato un ebook in cui racconto la mia esperienza personale con l'ansia ed il percorso che ho intrapreso per venirne fuori. Ci sono riportate tecniche utilizzate anche in psicologia e che io stessa insegno a livello di coaching. L'ebook si intitola "Come ho sconfitto l'ansia con l'aiuto della visualizzazione creativa", lo trovi online al costo di 9,99 euro (su Amazon.it per esempio lo vendono) oppure puoi acquistarlo direttamente da me.
    Un bacione!

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    1. E infatti lo psicoterapeuta mi ha detto che è normale che la paura tiene viva i sintomi e ha detto che lavorerà sulla mia fissazione e sensibilità...ho risposto benissimo alla terapia...moltissimo...e questo mi fa piacere! So la paura tiene viva tutto...me ne rendo conto! WOW sai penso lo prenderò e grazie del sostegno! Senti ma anche tu hai sofferto di questo problema? Se si come hai risolto e quanto sei stata? Scusa se sono indiscreta...ma non ho conosciuto persone come me e sentire che ci sono persone che hanno avuto problemi come me...non mi fa sentire uno schifo.... grazie! Baci

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    2. Ma senti è normale che mi si sia sensibilizzata la gola destra? Cioè non credevo che per ogni cavolata li mi parte la sensazione di conato...come se la psiche ha paura...è brutto non capire perché...sai ho bisogno di un conforto estremo e so che più ho paura peggio è...vorrei poter guarire! Uscire da questo problema...

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  24. Sabry ho bisogno di parlare con te, da febbraio ho conati di vomito mentre mangio, ho fatto analisi, visita dal gastroenterologo, tutti mi hanno ribadito che è ansia, io stasera ho cercato un Po su Internet e mi è uscito che adenoma all ipofisi porta proprio questi Cina ti di vomito ho troppa paura inizio a pensare che non sia ansia, da luglio ho iniziato un.percorso psicologico è addirittura sembrano aumentati se prima mi venivano una o due volte al mese adesso mi vengono dipiu, la mia vita sociale è inesistente, per la paura dei conati e di non.mangiare, non ne posso più ho tanti brutti pensieri ho paura che non sia ansia e di non uscirne piu

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    1. Ciao Michelangelo ... ma perché guardate su internet, per stare poi peggio? Se non sei sicuro, oppure hai qualche dubbio, richiedi ulteriori accertamenti medici. E' il modo migliore per eliminare tarli dalla testa. Ma non alimentare la paura, che può portare con sé effetti peggiori di mille certezze. Hai solo conati o altri sintomi? Per esperienza di consiglio vivamente di non cercare più su internet risposta ai tuoi sintomi, specialmente se sei una persona suggestionabile. Te lo dico perché facevo esattamente la stessa cosa, qualche anno fa, ero arrivata a diagnosticarmi di tutto e di più e credevo di essere quasi sul punto di morire, con il risultato di alimentare un ansia a mille.
      Stai ancora seguendo una terapia dallo psicologo? Pensi di avere ottenuto qualche progresso? Tienimi pure aggiornata se ti va.

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  25. Ciao ho visto su Internet perché stavo troppo male ieri sera e volevo capire da cosa potevano dipendere i conati di vomito e mi è uscito questo tumore all ipofisi ,ieri poi fra l altro avevo un forte mal di testa che non mi ha fatto chiudere occhio stanotte e fra i sintomi c'erano anche forti emicranie, quindi sono andata in panico, ho fatto una visita da un gastroenterologo ad aprile mi ha dato delle cure ma sto sempre male, da un paio di giorni sempre dolori ai fianchi e allo stomaco, ho paura di mangiare ed avere conati di vomito e anche di non riuscire a mangiare ogni giorno è un incubo, ho iniziato psicoterapia a luglio per ora ho fatto tre sedute ma sto sempre male

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    1. Stai tranquilla, non sono medico ma ciò che scrivi lascia presupporre che i tuoi fastidi (emicrania, mal di stomaco e conati) siano tutti di origine nervosa. L'agitazione, la paura e l'ansia non fanno che aumentare l'intensità dei sintomi, e spesso causano un effetto a catena, nel senso che a quelli vecchi se ne aggiungono via via degli altri. Hai iniziato da poco con lo psicologo, quindi è un pò presto per vedere dei risultati, cerca di stare il più tranquilla possibile e segui i suoi consigli. Se me lo permetti, ti suggerirei di praticare un pò di meditazione e di respirazione profonda, in questo blog trovi degli articoli al riguardo, a me sono risultati particolarmente utili quando vivevo momenti di grande malessere e agitazione ... e ricorda che non sei sola, scrivi pure ogni volta che ti va.

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  26. Siete tutti invitati all'incontro Skype di fine estate "Quando l'ansia ti prende per la gola" : http://nuovo-orizzonte.blogspot.it/2015/09/evento-skype-di-fine-estate-quando.html

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  27. Salve a tutti mi chiamo Valentina allora premetto che io sono una persona molto ansiosa all incirca un mese fa ho fatto un ecografia al collo cosa che faccio spesso a causa di un precendente intervento da questa ecografia mi hanno fatto capire che vedevano una manifestazione maligna subito ho fatto un emocromo che è risultato tutto ok per fortuna ma talmente che mi sono fissata ho iniziato a pensare d avere appunto qualcosa in gola che mi impedisse di respirare nn dormo più la notte continuo a sforzare la gola deglutendo d continuo a bere in continuazione e fare pipì...poi m vengono vampate d calore giramenti d testa e ogni mio piccolo sintomo anche un dolore al braccio mi fa andare in panico...cerco di mangiare più possibile perché ho paura che la gola mi si chiuda e più mangio più m viene da vomitare poi continuo a cercare sintomi su internet e giusto giusto mi esce fuori su ogni cosa tumori tumoribe tumori sono rimasta traumatizzata adesso il mio medico vuole giustamente avere un altro giudizio da un ecografo ma io nn c vado per la troppa paura è nn ho il coraggio sono troppo terrorizzata ma poi penso che devo farla perché semmai io avessi veramente qualcosa? Il mio medico dice che è solo una fissazione mia è che il nodo in gola o bozzi siano solo frutto della mia immaginazione nn si che fare nn vivo più poi h due bambini e l ansia d aver qualcosa d brutto mi assale

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    1. Cara Valentina, posso anzitutto consigliarti di evitare di cercare su internet risposte ai tuoi sintomi: uno stesso sintomo infatti può avere origini e significati molto diversi da persona a persona. Pensa piuttosto che, per quanta paura tu possa avere di consultare uno specialista, ancor peggio sarebbe continuare a vivere con il dubbio di avere qualcosa di brutto alla gola. Per quanto ancora riusciresti a resistere, prima di beccarti un esaurimento nervoso? Soltanto una volta esclusa la possibilità di una malattia organica,e accertato che i tuoi disturbi sono percezioni dovute ad una sindrome da ansia, solo allora potrai concentrarti interamente sul problema dell'ansia e cercare di risolverlo. Contattami pure in privato se ne senti la necessità.

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  28. Ciao a tutti mi chiamo Samantha e ho 25 anni.. ho iniziato ad avere delle vertigini/mancamenti prima dell' estate ma molto raramente, finite le vacanze estive molto più spesso soprattutto a lavoro. Sono esattamente 2 mesi che manco dal lavoro x questo mio malessere, ho fatto l' emocromo visita dall otorino(promblema di mal occlusione)oculistica,elettrocardiogramma eco
    all' addome, radiografia rachide cervicale presto faro' anche una rmn. Ora io tutti i giorni ho vertigini naso e orecchie tappate e testa pesante, continuano a dirmi che il motivo è perché somatizzo ma e' veramente possibile??? Non ne posso più ��

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    1. Ciao Samantha, se gli esami clinici sono tutti negativi, allora sì, è probabile che tu abbia somatizzato in questo modo lo stress conseguente ad una situazione che stai vivendo, e che ti dà pensieri e preoccupazioni. Forse ti stai facendo sopraffare da un eccessivo senso del dovere, o ti stai caricando di troppe responsabilità?

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  29. salve ..io mi chiamo gino ed ho 56 anni...da tanti anni ho gli stessi sintomi raccontati da queste persone...e come purtroppo dice il proverbio mal comune mezzo gaudio..perche prima pensavo di avere l'esclusivita'di questo sintomo ed invece leggendo i commenti mi sono accorto di quante persone sono nella mia stessa situazione...il mio problema come dicevo nasce da una forte tensione alla gola che mi spinge a volte ad avere conati di vomito...e questo mi provoca un forte disagio che mi limita molto nella mia vita sociale...questa sensazione si manifesta in situazione di stress ..se per esempio devo affrontare una qualcosa che mi fa entrare in ansia ..un viaggio..una visita medica ..o qualcosa che mi puo provocare un emozione...a volte perr ovviare a quest inconveniente metto in bocca una caramella alla menta di forma ovale ...stile le golia..ed e' come se con quella riuscissi a controllare questa tensione...a questo punto vi chiedo..ma si puo guarire da questa sindrome?? che per altro mi condiziona in molte cose ...grazie di potermi dare qualche consiglio

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    1. Buongiorno Gino, un consiglio che mi sentirei di darti così, sulle prime, è di dedicare ogni giorno qualche minuto del tuo tempo a respirare in modo profondo con la bocca aperta. Prendilo un pò come un esercizio, da svolgere quotidianamente. Se si prende l'abitudine di respirare più a fondo, la gola si rilassa e si distende, limitando quel fastidioso senso di costrizione. Inoltre, è ormai dimostrato anche in medicina che respirare a fondo permette di gestire meglio l'ansia e le emozioni. Troppo spesso infatti capita di respirare in modo superficiale, e nei momenti di ansia o forte tensione emotiva respiriamo molto male o addirittura restiamo in apnea. Da qui, il senso di chiusura alla gola. Quello della caramella è un buono stratagemma, perché la presenza di qualcosa in bocca induce in qualche modo ad amplificare le respirazioni, per quello tu avverti sollievo

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  30. Salve, sono una ragazza di 21 anni e da mesi soffro di ansia e attacchi di panico
    Nell'ultima settimana però sto mangiando davvero pochissimo perché ho difficoltà a deglutire sento proprio un nodo in gola che non permette di mandare giù nulla e sono spaventata. Sono in cura da uno psicologo da pochissimo tempo, lunedì ho la seconda seduta. Come posso fare? Ho fame ma non riesco a mangiare quasi niente.. É una cosa grave o sempre dovuta al periodo che sto vivendo? Ho fatto analisi del sangue ed è tutto apposto

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    1. Cara ragazza di 21 anni, se hai letto l'articolo avrai avuto modo di capire che si tratta di manifestazioni dell'ansia. Tu stessa hai scritto di soffrire di ansia. quindi con molta probabilità si tratta di quello. Continua a seguire lo psicologo, se è solo la prima seduta devi portare pazienza, certe situazioni richiedono tempo per poter essere risolte, e molto dipende anche da te.

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  31. Ciao mi chiamo Dario ed ho 40 anni,penso che la mia ansia sia nata con le ricerche su internet per quanto riguarda la salute,è stato un grosso errore e me ne rendo conto,sono diventato un po ipocondriaco,questo anche per un lutto in famiglia di mio fratello. Ho fatto varie visite dalla mia dottoressa,non ho nulla a livello fisico,a parte l'insonnia che va a periodi e ultimamente una sensazione di leggerissimo nodo alla gola,ma non mi crea problemi quando mangio,anzi sembra migliorare...sto prendendo le gocce di fiore di Bach e a volte gocce di melatonina.Con la morte di mio fratello sono diventato più suggestionabile e sensibile quando si tratta di salute.ho seguito per quasi 3 anni una dieta in modo abbastanza ferreo e guardavo sempre trasmissioni televisive che parlavano di salute,solo ora mi rendo conto della trappola nel quale sono caduto. A qualcuno di voi è capitata la stessa situazione?per favore datemi dei consigli per uscirne.ho smesso di guardare internet e programmi che parlano di malattie e sento che sto meglio,però è sopraggiunto ila nodo alla gola,il sonno in compenso è migliorato.come dice un noto psicoterapeuta:l'attenzione è la madre di tutti i pensieri...quindi pensare o fare altro aiuta...aspetto le vostre riflessioni o racconti. Buona vita a tutti.

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  32. Ciao mi chiamo Dario ed ho 40 anni,la mia ansia credo sia nata dopo aver fatto delle ricerche su internet per la salute,mi rendo conto che è stato un grosso errore! Sono diventato un po ipocondriaco,già fra l'altro scosso dalla morte di mio fratello per un tumore. Ho fatto varie visite dalla mia dottoressa e a livello fisico non ho nulla,l'ansia si è manifestata inizialmente con episodi di insonnia o disturbi del sonno con risvegli improvvisi e difficoltà a riaddormentarmi.ora è sopraggiunto,non so se è il termine esatto,diciamo un leggerissimo nodo alla gola,che non mi crea problemi quando mangio,anzi sembra migliorare..però è fastidioso a livello mentale!per circa 3 anni ho seguito una dieta in modo ferreo,diciamo che mi ero fissato per la salute e guardavo sempre trasmissioni televisive che parlavano di malattie. Ora non guardo più internet ne certi programmi tv e la cosa mi fa stare meglio.sto prendendo le gocce di fiori di Bach e a volte le gocce di melatonina. Come dice un noto psicoterapeuta:l'attenzione è la madre di tutti i pensieri,quindi pensare e fare altro credo aiuti.qualcuno di voi si riconosce nel mio racconto o si trova nella mia situazione e ne è uscito?credo di aver capito come sono entrato in questa trappola,ma vorrei al più presto uscirne.raccontatemi le vostre esperienze e i vostri consigli. Buona vita a tutti

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  33. Ciao mi chiamo Gabriele. Mi da conforto avere scoperto questo blog, leggere di situazioni molto simili alla mia mi da la sicurezza di aver finalmente trovato l'imbocco del percorso verso la guarigione. Insegno come professione, da circa 2 mesi ho un problema alla gola: dopo qualche ora in cui parlo è come se mi si gonfiasse la trachea, quella sensazione di costrizione o nodo in gola di cui tutti parlate. L'ottorinolaringoiatra ha trovato che ho un emorragia alla carda vocale destra. tra le altre cause, il relusso laringo faringeo, che va ad infiammare l'area. da circa 3 settimane faccio inalazioni di cortisone oltre a prendere pastiglia per reflusso ed adottare una dieta contro il reflusso stesso. Ancora non ho avvertito grossi miglioramenti, forse perchè per la mia professione è difficile dare riposo alle corde vocali. Poi però un giorno, mentre facevo una cosa tanto banale quanto suonare la chitarra, ho riavuto la sensazione di costrizione alla gola. Ho prestato attenzione alla respirazione e ho notato che stavo suonando in apnea. Era una parte difficile che suonavo, e l'ansia di non saperla eseguire, e probabilmente l'idea che successivamente l'avrei dovuta suonare davanti ad amici, credo la paura di deluderli, di non essere apprezzato, ha scaturito questa risposta fisica. Così facendo mente locale ho ricordato che ogni qualvolta mi trovo in una situazione ansiosa, spesso quando vorrei dire qualcosa ma la trattengo, (magari per paura di perdere consensi, quindi relazioni,amicizie) mi succede che trattengo il respiro o respiro poco mentre inconsciamente creo questa costrizione in gola... Sono convinto di dover fare qualcosa per imparare ad esprime le mie emozioni. Qualcuno mi ha detto che questi fenomeni possano essere originati dalla paura dell'abbandono. Ora intendo cominciare con la logopedia, ma vorrei fare anche dell'altro per lavorare sull'espressione delle emozioni....Grazie

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  34. Ciao, l'articolo centra in pieno la questione che molti affrontano da una vita. Io ho 23 anni e le mie prime esperienze risalgono alla quarta elementare. Secondo me però non è un circolo vizioso il fatto che la persona si abbandoni al conato in cerca di un po di pace. Nel mio caso ad esempio ho passato una vita ad evitarlo. Craker e caramelle erano il mio ventolin, sempre dietro con me. Eppure non stavo meglio..potevo passare anche una giornata intera a cercare di frenarlo. Poi ho capito che invece non vanno frenati. Ti stanno parlando e ti stanno cercando di far capire che qualcosa non ti va bene, non ti fa bene. Se li ascolti invece che scappare da loro ti guidano come una bussola , non sono dei demoni contro cui combattere.

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    1. Hai detto una cosa molto importante, il sintomo non è un demone o una forza sconosciuta da combattere. Tutt'altro. E' un'ancora di salvezza che ci viene lanciata per poter riemergere dalle nostre ferite interiori. Viene istintivo cercare di evitarlo, tuttavia nel momento in cui diventiamo consapevoli che la soluzione va cercata proprio nel sintomo, smettiamo di fuggire e inizia il processo di guarigione.

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  35. Mi chiamo Giada da circa 1 anno e mezzo soffro di ansia è iniziata ad uscire per colpa di un pezzo di focaccia che so era bloccato in gola ma poi è andato giù, da li è partito il mio periodo di blackout. ..Ho passato un mese da mia nonna ma non mangiavo e mi insultava ecc.. Poi mi sono trasferita da mia mamma fuori milano ho iniziato a fare delle visite ma non ho nulla a parte gastrite da nervoso ed ernia iatale da lì ho iniziato consigliata dal medico un percorso psicologico perché ho l'ansia e poi perché non mangio più cibo solido o meglio frullo tutto perché cmq ho paura poi perché la gola è perennemente in uno stato di tensione ho i nervi che tirano e mi da parecchio fastidio ....sto affrontando da un anno questo percorso psicologico e ho iniziato a conoscere meglio il mio corpo e capire come reagisce a certi eventi ecc... ma il problema c'è sempre la psicologa mi dice che per troppi anni ho mandato giù tante cose personali accadute e quella volta con la focaccia ho fatto fatica perché il mio corpo mi stava avvisando che era il momento di cambiare di iniziare a reagire ....
    Ho solo 21 anni e questo fa un po' paura perché sono sempre stata bene e vivere questo momento non è facile anche perché mi fa sentire tanto diversa dalle altre persone anche se in realtà è uno stato emozionale che può capitare a tutti ed è molto frequente

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    1. Cara Giada, non sei sola. Non aver paura e soprattutto non sentirti mai diversa. Tutti abbiamo dei conflitti emozionali da risolvere, solo che non tutti manifestiamo allo stesso modo e con gli stessi sintomi. Stai imparando a conoscere il tuo corpo, e sai che tutto dipende dalla tua mente: fai tesoro di questi due prezosissimi strumenti perché saranno in tuoi migliori alleati per venirne fuori. Continua il percorso psicologico e abbi fiducia nelle tue capacità di farcela. Se poi dovessi sentire il bisogno di una parola di incoraggiamento o un sostgno morale, scrivimi pure quando vuoi all'indirizzo info@comecambiarevita.it. Un grosso abbraccio

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  36. Ciao sono Andrea e ho 28 anni, da circa un paio di mesi mi capita in situazioni di cena fuori con morosa o con parenti, di avere un senso di nausea, nodo ala gola che mi porta ad avere ripetuti coniati di vomito per star meglio. Premetto che sto vivendo una situazione difficile...da quattro anni vivo solo ma da quattro mesi ho di nuovo i miei a casa perché mio babbo si è operato di tumore alla laringe....può essere questa la causa scatenante ?? A volte faccio fatica tra lavoro,morosa e loro a casa..in una casa con due stanze dove non ho più miei spazi...cosa mi consigli??? Vorrei risolvere per godermi la vita come ho sempre fatto....grazie Andrea

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  37. Ciao sono Lilli ....ho seguito tutti i commenti e mi sento esattamente così ....ma non sempre ... ho questa fastidiosa stretta al collo ...sensazione di soffocamento e di conseguenza difficoltà a respirare ...se parlo ho l affanno ...Non so se è ansia ...ma devo cambiare casa e la cosa mi preoccupa e mi addolora molto ...soffro da anni di tiroide ...la mia dottoressa stamattina dopo averle spiegato i sintomi , mi ha consiglia to un visita cardiologica ...sono preoccupata ...spero a questo punto che sia ansia ...grazie per le vostre testimonianze e per i preziosi consigli ...buona vita a tutti e coraggio...

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  38. Ciaoo mi chiamo Giannina sono una ragazza rumena ma vino în palermo o 40 anni e anche io da 2016 a aprilie fino a ora sofro di anzia attachi di panica nodo nella gola che devo fare o un bambino di 3 anni che devo fare a ritornare come ero prima vi ringrazio aiutatemi perfavore o fatto tutti gli esameni tutto e andata a buon fine loso che no o niente ma io li sento questi dolori loso che è l'anzia vI ringrazio 😢😢😢

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  39. Ciaoo mi chiamo Giannina sono una ragazza rumena ma vino în palermo o 40 anni e anche io da 2016 a aprilie fino a ora sofro di anzia attachi di panica nodo nella gola che devo fare o un bambino di 3 anni che devo fare a ritornare come ero prima vi ringrazio aiutatemi perfavore o fatto tutti gli esameni tutto e andata a buon fine loso che no o niente ma io li sento questi dolori loso che è l'anzia vI ringrazio 😢😢😢

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    1. Ciao Giannina, puoi scrivermi a info@comecambiarevita.it . Un grosso abbraccio

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  40. Ciao mi chiamo Camilla..in seguito alla morte figlio papà di tumore ai polmoni due anni fa , mi sono occupata per quasi un anno di mia mamma malata di Alzheimer. Poi un anno fa si è ammalata anche lei di tumore alle ovaie che in una settimana me l'ha portata via .
    Da allora fino a 3 mesi dopo non avevo nessun sintomo ..
    Tanta tristezza in quanto vivevano con me ed eravamo molto uniti
    Da febbraio di quest'anno soffro di nodo alla gola ..
    Ho fatto molti esami ..anzi tutti i possibili
    Mi manca solo la tac
    Non ho nulla di grave a parte una lieve gastrite cronica da stress
    Il nodo è sempre presente
    Da mattina a sera ma ormai non lo sopporto più
    A volte scoppiò a piangere e mi chiudo in casa
    Cosa posso fare di altro ?
    Grazie

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  41. Volevo dire che è morto il mio papà ..Non anche mio figlio che per fortuna sta benissimo ..uno sbaglio di scrittura

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  42. Buongiorno,
    sono Silvia e da qualche mese a questa parte soffro di deglutizione ossessiva, ossia sono focalizzata dalla mattina alla sera quando vado a dormire sul processo di deglutizione, deglutisco e deglutisco in continuazione e la cosa mi provoca spavento e depressione.
    Non è paura di deglutire, perché so che posso farlo, ma è proprio il processo in sé che non è più automatico è come se lo dovessi sempre controllare ed è quello che faccio. Non riesco a distrarmi neanche quando lavoro, guido, faccio sport, parlo etc...è come se avessi un blocco come quando si trattiene il respiro non so come spiegare...E' molto faticoso
    Sono in cura da una psicologa che é anche psichiatra e mi ha prescritto Daparox gocce ma non vedo risultati, per ora mi provocano solo palpitazioni, batticuore, inappetenza e insonnia...
    Qualcuno ha lo stesso problema?
    Grazie se qualcuno potrà aiutarmi

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    1. Ciao sono Angelo, mi permetto di intervenire anche se è passato molto tempo da quando hai pubblicato il post perchè anche io ho sofferto di questo disturbo per più di vent'anni e spero di dare un contributo a risolvere il problema visto che in tutti questi anni ho cercato di documentarmi su un disturbo che modifica profondamente in negativo la qualità della vita e che diventa un proprio e vero incubo dal momento che è "trasmissibile", io stesso ho iniziato a soffrirne da quando un giorno, parlando con un mio amico, vedevo in lui questo forte senso di disagio nel parlare visto che nonostante la deglutizione forzata continuava a produrre incessantemente saliva, il senso di terrore che leggevo nei suoi occhi è diventato ben presto anche il mio, ed a mia volta "contagiavo" le persone che mi erano vicine tutti i giorni rendendo il problema sempre più radicato e diffuso. Ho pensato mille volte al motivo di questa orribile cosa ed alla soluzione per risolverla, ma ovviamente tutti i tentativi finivano per risultare inefficaci riportandomi ogni volta in questa spirale di ansia e frustrazione che mi spingeva sempre più all'isolamento, sia per la vergogna, sia per per non "contaminare" a mia volta altre persone. In fondo quando siamo nati questo probema non ce l'avevamo, non esisteva, perchè adesso sì? Ho sempre parlato normalmente, perchè ora non più? Alla fine il problema non è neanche la deglutizione ossessiva come ho letto in molti post, il problema è prorio alla paura di produrre continuamente saliva che non fa altro che aumentarla obbligandoci di fatto di fatto ad una deglutizione forzata, e tra le migliaia di cose che ho letto a riguardo quella che mi ha davvero aiutato è la cosiddetta "iperattenzione" cioè il pensiero continuamente rivolto verso se stessi e che riguarda l'incapacità di controllare qualcosa che normalmente si controlla naturalmente, senza bisogno di pensarci, quindi la soluzione è rivolgere prevalentemente il pernsiero verso il mondo esterno e non verso di noi, il che non significa annullare la propria coscenza (consapevolezza di sè stessi), anzi, questo atteggiamento la consoliderà riacquistando finalmente una buona percezione di sè. In fondo la natura ci ha progettati così proprio per evitare di focalizzarci su noi stessi il che può diventare dannoso, i nostri occhi sono stati messi lì per osservare perfettamente il mondo che ci circonda e su cui dobbiamo avere la nostra massima attenzione per evitare i pericoli e progettare ogni nostra azione, e da lì allo stesso tempo è impossibile osservare i nostri atteggiamenti su cui il pensiero va solo in modo indiretto. Non voglio dilungarmi troppo ma per chi volesse approfondire l'argomento la mia mail è angelo.0@alice.it, spero di potervi essere di supporto anche se al momento sto vivendo un problema familiare che mi limita il tempo, buona nuova vita a tutti.

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    2. Ciao, anche se è passato molto tempo da quando hai pubblicato il post rispondo lo stesso perchè anche io ho sofferto di questo disturbo per più di vent'anni e spero di dare un contributo a risolvere il problema visto che in tutti questi anni ho cercato di documentarmi su un disturbo che modifica profondamente in negativo la qualità della vita e che diventa un proprio e vero incubo dal momento che è "trasmissibile", io stesso ho iniziato a soffrirne da quando un giorno, parlando con un mio amico, vedevo in lui questo forte senso di disagio nel parlare visto che nonostante la deglutizione forzata continuava a produrre incessantemente saliva, il senso di terrore che leggevo nei suoi occhi è diventato ben presto anche il mio, ed a mia volta "contagiavo" le persone che mi erano vicine tutti i giorni rendendo il problema sempre più radicato e diffuso. Ho pensato mille volte al motivo di questa orribile cosa ed alla soluzione per risolverla, ma ovviamente tutti i tentativi finivano per risultare inefficaci riportandomi ogni volta in questa spirale di ansia e frustrazione che mi spingeva sempre più all'isolamento, sia per la vergogna, sia per per non "contaminare" a mia volta altre persone. In fondo quando siamo nati questo probema non ce l'avevamo, non esisteva, perchè adesso sì? Ho sempre parlato normalmente, perchè ora non più? Alla fine il problema non è neanche la deglutizione ossessiva come ho letto in molti post, il problema è prorio alla paura di produrre continuamente saliva che non fa altro che aumentarla obbligandoci di fatto di fatto ad una deglutizione forzata, e tra le migliaia di cose che ho letto a riguardo quella che mi ha davvero aiutato è la cosiddetta "iperattenzione" cioè il pensiero continuamente rivolto verso se stessi e che riguarda l'incapacità di controllare qualcosa che normalmente si controlla naturalmente, senza bisogno di pensarci, quindi la soluzione è rivolgere prevalentemente il pernsiero verso il mondo esterno e non verso di noi, il che non significa annullare la propria coscenza (consapevolezza di sè stessi), anzi, questo atteggiamento la consoliderà riacquistando finalmente una buona percezione di sè. In fondo la natura ci ha progettati così proprio per evitare di focalizzarci su noi stessi il che può diventare dannoso, i nostri occhi sono stati messi lì per osservare perfettamente il mondo che ci circonda e su cui dobbiamo avere la nostra massima attenzione per evitare i pericoli e progettare ogni nostra azione, e da lì allo stesso tempo è impossibile osservare i nostri atteggiamenti su cui il pensiero va solo in modo indiretto. Non voglio dilungarmi troppo ma per chi volesse approfondire l'argomento la mia mail è angelo.0@alice.it, spero di poterti essere di supporto anche se al momento sto vivendo un problema familiare che mi limita il tempo, buona nuova vita a tutti.

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  43. Mi chiamo Serena è da un po'di giorni che ho un nodo alla gola una sensazione di nausea a tratti ed a tratti mi blocca la parola ma se non ci penso sto bene dalla gola a volte la ritrovo in petto potete aiutarmi ho paura

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  44. Buonasera dottore sono Angelo volevo scrivere su questo blog per raccontare il mio problema... Lo scorso 15 settembre sono caduto dalla carrozzina mentre prendevo ascensore a casa mia e mi sono fratturato il femore in buona posizione sono stato 1 mese con il gesso. Il 27 ottobre ho tolto il gesso ma da un paio di giorni mi sento male la notte devo chiedere a mia mamma di starmi vicino perché sono disabile e non posso camminare. Credetemi sono due mesi che non riesco a trovare pace e serenità non ne posso più perché dormo poco e male e soprattutto guardo sempre l'orologio e mi viene l'ansia che è sempre presto. Ho fatto un calendario con gli obiettivi da raggiungere per quando ho tolto il gesso. Il primo obiettivo l'ho raggiunto mettendomi seduto sul letto dopo quasi due mesi. Il prossimo obiettivo è di ritornare a sedermi sulla carrozzina per fine settimana. Potete darmi altri consigli su come affrontare questa situazione? Grazie di tutto

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    1. Buongiorno Angelo, puoi gestire l'ansia e l'insonnia con degli esercizi di respirazione da eseguire la sera prima di addormentarti, sono sicura che ti sarebbero di grande aiuto. Scrivimi pure all'indirizzo email che trovi nella pagina dei contatti, se ti fa piacere tenermi aggiornata sui tuoi progressi. Un grande in bocca al lupo!

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    2. Nel ringraziarla per la disponibilità e cortesia la terrò aggiornata grazie

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  45. Buongiorno
    Mi chiamo Alexandra, ho 20 anni e da tre anni soffro di nodo alla gola e difficoltà a deglutire ogni giorno.
    È come se percepissi una grande bolla appena sotto il mento, nel primo tratto della faringe, e faccio fatica a deglutire pure la saliva.
    Non ho mai fatto una cura perché riuscivo a gestire i sintomi da sola e avevo imparato a conviverci, dato che sono sintomi persistenti h24, non sono MAI andati via in nessun momento.
    A settembre 2020 però, per motivi futili decido di assumere un po di Xanax, prendendolo per un mese in maniera errata ho subìto un drastico e improvviso peggioramento dei miei sintomi tanto da esser diventati invalidanti. Sto malissimo da ottobre ormai, ogni giorno è un inferno perché questo nodo alla gola non mi permette nemmeno di parlare bene. La mia quotidianità è compromessa, non ho più una vita normale e questo fastidio mi fa impazzire. Ho smesso il farmaco ma il nodo alla gola non ha nessuna intenzione di migliorare ormai da mesi.
    Sto facendo una psicoterapia cognitivo-comportamentale ma non ci sono risultati, i miei sintomi non mi si sono mai levati con niente, nemmeno con l’uso di ansiolitici.
    La psicologa mi suggerisce di iniziare a prendere anche psicofarmaci, dato che la situazione e la sintomatologia sono sfuggiti dal controllo. In questi tre anni ho sempre evitato farmaci come antidepressivi perché ce la facevo da sola. Ora però il nodo alla gola e la difficoltà a deglutire sono diventati del tutto invalidanti e sono finita in depressione. Lo psichiatra mi ha diagnosticato un Disturbo di conversione, dato che la sintomatologia è partita all’improvviso tre anni fa dopo aver fumato una canna.
    Io però ho paura che nemmeno con i farmaci ne venga un po fuori, non so che fare mi aiuti. Ovviamente ho fatto varie visite per escludere malattie organiche.

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    1. Buongiorno Alexandra, comprendi che, in un caso così delicato come quello che descrivi, non mi è possibile dare valutazioni basandomi su di un semplice commento sotto il post. Scrivimi una email a info@comecambiarevita.it e fisseremo appuntamento per un colloquio. In bocca al lupo e buona giornata

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  46. Sono tantissimi mesi che, per colpa di questi conati, riesco a mangiare poco e con una fatica immensa.
    Non appena metto il boccone in bocca o deglutisco, arriva il conato, perciò sono costretta a fare bocconi piccolissimi e stringere moltissimo i denti per trattenere il conato. Mangio solo determinati cibi (quelli meno asciutti) perché sono quelli che riesco a mandare giù senza avere troppi conati, ma a volte anche con questi cibi è difficilissimo.
    Mangiare per me è un incubo: non appena si avvicina l'ora del pranzo o della cena, inizio ad averli anche solo mentre parlo o rido.
    Delle volte li ho anche quando sto parlando normalmente.
    Ho paura di dimagrire troppo e di non riuscire più a guarire.
    Ho paura di non poter più mangiare serenamente, con gusto.
    Ho il terrore di non riuscire a superare tutto questo e di non poter mangiare fuori o in presenza di altre persone (oltre ai miei genitori).

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  47. Salve Dottoressa. Mi chiamo Alessia.In seguito ad accertamenti medici,mi è venuta una forte ansia con conati e a volte vomito e siccome sono sensazioni che non sopporto è scaturita in me la paura di vomitare nonostante gli esami fossero negativi. L'ansia è tutta concentrata in gola,è come se mi facessi venire volontariamente lo stimolo ma solo richiamandolo mentalmente. È difficile da spiegare perché come posso io procurarmi qualcosa che odio? Ma non lo procuro con le dita o altro ma col pensiero mi faccio venire lo stimolo. Mi sta distruggendo la vita questo disturbo. Mi potrebbe dare qualche consiglio?

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    1. Ciao Alessia, a nessuno piace vomitare: allora perché? Da un punto di vista razionale (cioè con la tua mente consapevole) tu rifiuti questo disturbo perché è fastidioso e procura dolore e disagio. Tuttavia è il tuo corpo che ogni volta sceglie quella modalità per comunicare alla tua mente un messaggio ben preciso. Una parte profonda di te sta rifiutando una determinata situazione, o meglio, rifiuta le reazioni emotive che quella situazione scatena (paura, rabbia, dolore, frustrazione). E il corpo, che è una valvola di sfogo, mette in atto questo meccanismo per comunicartelo. Il resto viene da sé: si sa che quanto più rifiuti qualcosa, tanto più questo qualcosa si ripete. Il consiglio che ti posso dare è procurarti una forma di sfogo alternativa, per esempio attraverso l'attività fisica. Quando senti che sta per arrivare quel momento e il conato è vicino, ricorda che è l'ansia che sta cercando una via di uscita; puoi educare il tuo corpo a buttarla fuori in una maniera diversa, e stavolta sarai tu a scegliere quale.
      Tienimi aggiornata, un caro saluto!

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    2. Salve Dottoressa. Sono Alessia. Grazie della risposta e dei consigli. Riguardo all'attività fisica,devo dire che mi alleno quasi ogni giorno ma neanche questo mi aiuta perché ho sempre questo senso di nausea che sfocia in conati e a volte vomito. Ho letto che anche lei ne ha sofferto ma come si fa ad uscirne? Non ci sto riuscendo e sono disperata. Ho fatto psicoterapia e non ho risolto,non voglio assumere farmaci ma non ce la faccio più. Come posso placare questi conati? Qualche suggerimento più specifico? Non so cosa fare

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    3. Buongiorno Alessia, prima di venirne fuori ho attraversato lo stesso tipo di percorso che la maggior parte di voi conosce già: psicoterapia, farmaci ... con la differenza che all'epoca non avevo internet e nessuno con cui potermi confrontare o parlare del mio disagio. Quando ho realizzato che i farmaci mi "addormentavano" il sintomo, ma non mi permettevano di farlo sparire del tutto e in più mi davano anche effetti collaterali, ho smesso qualsiasi tipo di terapia farmacologica e, ispirandomi ad alcune tecniche di psicoenergetica che conoscevo, ho ideato un percorso di esercizi personalizzati che mi ha aiutato moltissimo. Sono ormai trascorsi 15 anni e non ho più preso un solo farmaco da allora. La stessa metodologia che ho utilizzato per me la sto adottando anche per aiutare altre persone che soffrono di questo disturbo; è un metodo sperimentale, ma sta dando ottimi risultati. Se desideri partecipare anche tu scrivimi in privato, al momento posso accettare ancora 3 o 4 persone al massimo, a causa di altri impegni in corso.
      Un caro saluto!

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  48. Ciao io da un po' di tempo soffro di deglutizione continua ossia il mio pensiero è incentrato tutto il giorno sul fatto di dover inghiottire la saliva e quindi lo faccio anche molto più del dovuto...mi sento veramente stanca e depressa di questa cosa e non riesco ad andare avanti in modo normale come prima...sto seguendo terapia farmacologica e sto andando da psichiatra..
    grazie se qualcuno vorrà rispondermi

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    1. Ciao, anche anche io ho sofferto di questo disturbo per più di vent'anni e spero di dare un contributo a risolvere il problema visto che in tutti questi anni ho cercato di documentarmi su un disturbo che modifica profondamente in negativo la qualità della vita e che diventa un proprio e vero incubo dal momento che è "trasmissibile", io stesso ho iniziato a soffrirne da quando un giorno, parlando con un mio amico, vedevo in lui questo forte senso di disagio nel parlare visto che nonostante la deglutizione forzata continuava a produrre incessantemente saliva, il senso di terrore che leggevo nei suoi occhi è diventato ben presto anche il mio, ed a mia volta "contagiavo" le persone che mi erano vicine tutti i giorni rendendo il problema sempre più radicato e diffuso. Ho pensato mille volte al motivo di questa orribile cosa ed alla soluzione per risolverla, ma ovviamente tutti i tentativi finivano per risultare inefficaci riportandomi ogni volta in questa spirale di ansia e frustrazione che mi spingeva sempre più all'isolamento, sia per la vergogna, sia per per non "contaminare" a mia volta altre persone. In fondo quando siamo nati questo problema non ce l'avevamo, non esisteva, perché adesso sì? Ho sempre parlato normalmente, perché ora non più? Alla fine il problema non è neanche la deglutizione ossessiva come ho letto in molti post, il problema è proprio alla paura di produrre continuamente saliva che non fa altro che aumentarla obbligandoci di fatto ad una deglutizione forzata, e tra le migliaia di cose che ho letto a riguardo quella che mi ha davvero aiutato è la cosiddetta "iperattenzione" cioè il pensiero continuamente rivolto verso se stessi e che riguarda l'incapacità di controllare qualcosa che normalmente si controlla naturalmente, senza bisogno di pensarci, quindi la soluzione è rivolgere prevalentemente il pensiero verso il mondo esterno e non verso di noi, il che non significa annullare la propria coscienza (consapevolezza di sé stessi), anzi, questo atteggiamento la consoliderà riacquistando finalmente una buona percezione di sé. In fondo la natura ci ha progettati così proprio per evitare di focalizzarci su noi stessi il che può diventare dannoso, i nostri occhi sono stati messi lì per osservare perfettamente il mondo che ci circonda e su cui dobbiamo avere la nostra massima attenzione per evitare i pericoli e progettare ogni nostra azione, e da lì allo stesso tempo è impossibile osservare i nostri stessi atteggiamenti su cui il pensiero deve andare solo in modo indiretto. Non voglio dilungarmi troppo ma per chi volesse approfondire l'argomento la mia mail è angelo.0@alice.it, spero di poterti essere di supporto anche se al momento sto vivendo un problema familiare che mi limita il tempo, buona nuova vita a tutti.

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  49. ciao mi chiamo Alessia, da un mesetto quando mangio sento come se il cibo non scenda e rimanga bloccato in gola così mi prende l’ansia e bevo tanto, sentendolo sempre bloccato li.
    premetto che soffro di anginofobia dall’età di 10 anni, ora ne ho 18.
    andrò a fare una visita dall’otorino per veeere se è tutto apposto, ma in teoria dovrebbe esserlo.. per settimane sono stata costretta a mangiare cibi solidi perché ero in vacanza e riuscivo anche se con tanta ansia e questa continua sensazione che andava e veniva.
    ora mangio solo omogeneizzati può confermare che è solo ansia?
    sono molto preoccupata.
    (soffro anche di attacchi di panico)

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